lunedì 11 marzo 2013
SARDEGNA DOUBLE FACE / CAPPELLACCI: AL VIA IL PIANO STRATEGICO
dal nostro corrispondente
(s.m.) CAGLIARI - “Manteniamo oggi l'impegno assunto durante l'incontro tenutosi ad Arbus nel settembre del 2012''. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la firma del protocollo d'Intesa sul piano strategico sovracomunale, sottoscritto, oltre che dalla Regione, dai Comuni di Arbus, Fluminimaggiore e Guspini, da Igea e dal Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna. Il documento e' finalizzato a definire le strategie di recupero e valorizzazione dei siti minerari e all'identificazione e realizzazione delle infrastrutture per lo sviluppo dei settori turistico, culturale e ambientale del territorio. Il presidente ha sottolineato altresi' il metodo partecipativo nella redazione del documento, improntato alla condivisione con i territori, con i Comuni che sono al tempo stesso ''titolari e destinatari di queste azioni. Vogliamo fare scelte di economia sostenibile e verde, di valorizzazione della cultura, dell'identita' e di tutte le componenti che sono parte essenziale di questo progetto''. ''Per passare dalle dichiarazioni di principio al piano concreto - ha evidenziato Cappellacci - occorre la sinergia tra pubblico e privato. Dobbiamo essere capaci di attrarre capitali, realizzando il giusto equilibrio tra investitore privato e istituzioni. La Regione e le comunita' locali si sono trovati d'accordo nel realizzare un organico programma di interventi che, ferma restando l'esigenza primaria di salvaguardare e valorizzare da una parte l'esistente patrimonio storico e culturale rappresentato dall'area mineraria, costituisca dall'altra parte lo strumento di riferimento per la pianificazione dei processi di sviluppo del territorio, in grado di attrarre investimenti privati e di assicurare nuove opportunita' economiche ed occupazionali''. ''E' con enfasi che possiamo dire che si tratta del 'primo importante Masterplan' - conclude Cappellacci - concepito per questa zona della Sardegna, una zona spesso dimenticata e lasciata a se stessa, ma non per questo priva di potenzialità”.
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