di FILIPPO FORTE
I bookmakers inglesi non avrebbero mai accettato scommesse: e, del resto, come sarebbe andata a finire il “braccio di ferro” tra l'ormai ex Sindaco di Gavorrano Massimo Borghi e la Zarina di Tutte le Rocce era già stato anticipato da heartonearth Report già nel luglio del 2011... Dunque, Borghi – due volte eletto sindaco e due volte defenestrato – getta la spugna: resosi conto che la sua vice, Elisabetta Iacomelli, subentrata al suo posto per gestire le elezioni, gli aveva voltato le spalle per giocare in proprio, ha deciso di non ricandidarsi, dicendosi “disgustato”. E così, la ricca “collezione” di Alessandra Casini, Direttorissimo del Geoparco, si arricchisce di un nuovo e prestigioso “scalpo”. Gliel'aveva giurata: e la Zarina non lascia mai le cose a metà... Come detto, nessuna sorpresa: bastava andare a rileggersi la collezione del nostro web-magazine. Scrive, il 18 luglio 2011, Sacha Paganini: “il feeling tra Parco e Gavorrano starebbe scemando, soprattutto dopo le ultime esternazioni del Sindaco Massimo Borghi che vorrebbe portare nella struttura dei Bagnetti gli uffici comunali, con ciò rimettendo in discussione il progetto museale predisposto proprio dalla Casini. Compresa l'Enoteca, che Borghi vorrebbe invece installare nel Palazzo Comunale liberato. Dopo esser stato disarcionato dal PD lo scorso settembre, e venendo rieletto a furor di popolo a maggio, il primo cittadino rischia nuovamente di essere mandato a casa: il prossimo 8 settembre, infatti, la Prefettura dovrà pronunciarsi sulla sua presunta “ineleggibilità”. In tal caso, sarebbe costretto a lasciare il posto al suo vice, Elisabetta Iacomelli, che dovrebbe limitarsi all'ordinaria amministrazione in attesa di riconvocare le elezioni (le terze in 3 anni). E qualcuno, con malcelata perfidia, ricorda come la Iacomelli, in qualità di presidente di “GavorranoIdea”, abbia già a suo tempo collaborato in piena sintonia con il Direttore dell'Istituzione comunale (indovinate chi? Alessandra Casini, ça va sans dire), avallandone tutti i progetti”. E come sarebbe andata a finire? Ecco la “profezia” di heartonearth: “Fuori Borghi, lo scettro passerebbe al suo vice Elisabetta Iacomelli. E il trio tutto al femminile – altro che “quote rosa” – Iacomelli-Casini-Pepi (la dirigente che gestisce la Tesoreria del Comune e ora del Parco) ha già dimostrato di lavorare in sintonia come ai tempi del Laboratorio “GavorranoIdea”. E potrebbe continuare a farlo”... Insomma, era già tutto scritto: una volta entrato in “rotta di collisione” con la Zarina, a cui voleva ridimensionare ruolo e potere, il destino di Borghi era in pratica già segnato. Fin dal 2009 tra i due vi era una lotta senza quartiere, con la Zarina impegnata a tessere la sua tela. Non è dunque un caso se, ora, il PD – per riconquistare il Comune – abbia scelto di candidare la Iacomelli, sferrando il colpo del ko che ha steso Borghi. E chissà chi è stato a suggerire proprio quel nome...
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