venerdì 29 marzo 2013

GEOPARCO SARDEGNA / I DIPENDENTI IN STATO D'AGITAZIONE


di SANDRO MEZZOLANI
STATO DI AGITAZIONE AL PARCO GEOMINERARIO: i dipendenti interinali del Consorzio del Parco Geominerario sono in agitazione dal 28 marzo perchè non intravedono un futuro lavorativo certo. Mi associo ai dipendenti, non senza rimarcare che buona parte dei problemi dell'Ente Parco, derivano da una sciagurata gestione commissariale, zeppa di sagre ed altri eventi che con il Parco Geominerario nulla c'entravano.Agli EX COLLEGHI, che spero possano essere stabilizzati (a differenza di quanto accaduto al sottoscritto, cacciato per mere questioni politiche), chiedo di denunciare con forza (e coraggio) la gestione del Commissario Granara, gli sprechi, i soldi buttati al vento e la "sostanziale" assenza del Parco Geominerario, quindi anche la loro.Il testo integrale del Comunicato è presente nel sito dell'Ente Parco, all'indirizzo
www.parcogeominerario.eu

CAMERA CON VISTA SUI GEOPARCHI / LE MADONIE


di SASHA O' ROURKE
In vista del XII Meeting dell'European Geoparks Network che si svolgerà, per la prima volta in Italia, dal 4 al 6 settembre nel Parco del Cilento passiamo in rassegna gli 8 geoparchi italiani. Seconda tappa: MADONIE
TURISTI (NON) PER CASO
GEOPARCO: sinergia tra risorsa ambientale e risorsa economica; estensione del territorio tale da influenzare l'economia locale, grazie al particolare patrimonio geologico-morfologico ed eventuale valore educativo; sono anche necessari un certo numero di siti geologici a testimonianza dell'evoluzione del paesaggio o del valore geologico, culturale e archeologico.
PARCO DELLE MADONIE
superfice:39.941ha
regione: Sicilia
zona>province: Palermo
gestione: Ente Parco regionale delle Madonie
fauna protetta: Lepre italica, Riccio europeo occidentale, Farfalla diurna, Daino.
Territorio
Dal punto di vista ambientale è possibile individuare 3 distinte zone territoriali:
•fascia costiera (nord) caratterizzata da uliveti secolari e macchie di farassini da manna, sugheri, castagni, quercie e concentrazioni di agrifoglio (Piano Pomo).
•catena montuosa (centro) un'area vasta che presenta un manto boschivo di faggio, olmo ed esemplari di specie endemiche (Abies Nebrodensis).
•zona meridionale del parco ambivalente, da una parte assolata e spoglia o verdeggiante e mite, dall'altra formata da dorsi montani e dolci colline principalmente occupate da coltivazioni di orzo e frumento.
Geologicamente possiamo distinguere il sistema montuoso in 3 gruppi essenzialmente diversi:
•carbonatico panormide, duro calcare corallifero sviluppatosi nell'area centrale ad alte quote (Pizzo Carbonara).
•carbonatico di base, forma i rilievi occidentali, principale Monte dei Cervi.
•siliceo argilloso depositi del versante nord-orientale
Fauna
La popolazione faunistica del parco è molto prosperosa: presenta quasi tutti i mammiferi, il 70% circa degli uccelli nidificanti e il 60% dei rettili di tutta la Sicilia.
Le specie principali che possiamo individuare sono il cinghiale, il daino (progetto di tutela), la volpe rossa, il
riccio europeo occ., la lepre italica (10 anni di protezione) e le farfalle diurne.
Flora
Il ricco patrimonio floristico delle Madonie è composto da una vegetazione singolare al livello regionale ma soprattutto nazionale; le bellissime fioriture costellano e impreziosiscono i territori del Parco delle Madonie con i loro colori incantevoli. L'Astragolo e la Viola dei Nebrodi (pendici di pizzo Carbonara) adornano le alte quote, insieme alla bellissima Poenia (marzo-giugno), al Lino delle fate siciliane (monte Quacella) e alla rara Stellina di Gussone tipica degli habitat calcarei. Pregiate specie endemiche, quali l'Aubrezia siciliana, il Trifoglio di Bivona Bernardi si contrappongono alle rarità siculo-calabre come il Cardo niveo e lo Spillone dei Nebroidi.
Punti d'Interesse
Vallone Madonna degli Angeli, punto di grande interesse per chi visita il Parco, "casa" dell'Abete delle Madonie quale principale espressione naturalistica e ruolo fondamentale nella storia del popolamento arboreo della regione.
Piano Pomo, la sua peculiare vegetazione è un'attrazione grazie ai suoi Agrifogli giganti, di cui alcuni esemplari hanno fino a 300 anni.
Piano Battaglia, unica stazione sciistica del lato occidentale dell'isola, è possibile praticarvi anche alpinismo e sci di fondo, in estate meta di escursionisti.
Santuario Madonna dell'Alto, dalle vette è visibile quasi tutta la Sicilia; principalmente meta del turismo religioso, strutture (abbazie, santuari, chiese, conventi) periodicamente raggiunte da fedeli e pellegrini in virtù di un culto alquanto diffuso nella zona.
Gole del Tiberio, modellate dall'erosione dell'acqua, sono un'attrazione per escursionisti e appassionati di sport fluviali.
Quest'anno, il Geoparco delle Madonie è “sotto osservazione” ed è in attesa dell'ispezione della Commissione Unesco per la riconferma nella Rete europea dei Geoparchi.

PRESENTATA A PARIGI LA GUIDA DEI GEOPARCHI ITALIANI


dal nostro corrispondente
PARIGI – (S. G.) Lo scorso 21 marzo, è stato presentato a Parigi, presso la sede dell'UNESCO in Place de Fontenoy, il nuovo volume dedicato ai Geoparchi Italiani. Il libro è stato promosso in occasione del 31° meeting del Comitato di Coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi riunitosi per la consueta riunione operativa primaverile. Il testo - curato dal Geoparco del Cilento e Vallo di Diano per conto del Forum Nazionale dei Geoparchi Italiani - illustra lo straordinario patrimonio geologico, biologico e storico-culturale degli otti geoparchi riconosciuti nell'ambito delle reti internazionali Europea e Globale, istituite sotto l'egida dell'UNESCO.I Geoparchi delle Madonie e di Rocca di Cerere (in Sicilia), del Beigua (in Liguria), dell'Adamello Brenta (in Trentino), delle Alpi Apuane e delle Colline Metallifere (in Toscana), del Cilento e Vallo di Diano (in campania) e della Sardegna, sono raccontati attraverso un'esposizione dei loro territori, con un approfondimento sui siti di principale interesse e con informazioni sui musei ed i centri visita presenti in loco.nLa pubblicazione, inoltre, è completata da due articoli a cura del Responsabile della Sezione Global Earth Observation presso l'UNESCO (Patrick Mc Keever) e del Coordinatore della Rete Europea dei Geoparchi (Nickolas Zouros), oltre che da una descrizione delle funzioni e delle attività condotte dal Forum Nazionale dei Geoparchi Italiani.

Di grande utilità, infine, tutti i riferimenti per contattare i geoparchi e i diversi organismi nazionali coinvolti nelle politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio geologico in Italia. L'iniziativa editoriale - pubblicata contestualmente in doppia lingua (italiano ed inglese) - è stata patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA, da Geoitalia - Federazione Italiana di Scienze della Terra, dal Consiglio Nazionale dei Geologi e da Federparchi.

PREMIO S. BARBARA / LO SCANDALO DEI 500 EURO AI GIURATI

Il Parco delle Colline Metallifere sostiene che heartonearth report rovista tra la spazzatura: allora vuol dire che il suo sito internet è un cassonetto dell'immondizia, dato che la Delibera n° 12 del 20 aprile 2012 l'abbiamo trovata lì... Per il Corriere di Maremma il caso dei 500 euro erogati dal Parco ai quattro componenti la Giuria del Premio Letterario S. Barbara è già “chiuso” ed archiviato. Una bolla di sapone: “si tratta di rimborsi spese”. Ci dispiace, ma non è così. E' lo stesso Parco a parlare di “compenso” quando a pag. 3 al Punto 2 della Delibera si legge: “Di procedere all'impegno dell'importo complessivo di Euro 2.000, quale compenso da corrispondersi ai componenti”. Più chiaro di così! More solito, il Parco la butta poi in caciara per evitare di rispondere ad altre domande ben più imbarazzanti. La principale è questa: è opportuno ricompensare con ulteriori 500 euro chi già intrattiene o ha intrattenuto rapporti professionali con il Teatro delle Rocce ed il Parco stesso? A noi, francamente, pare di no, ed il fatto stesso che il Parco si sia affrettato maldestramente a giustificarsi parlando di “rimborso-spese” la dice lunga in merito... Quindi, per il futuro, una volta deciso di dare un compenso ai giurati, sarà bene stabilire una clausola: “Non possono far parte della Giuria coloro che hanno o hanno già avuto rapporti professionali con il Parco e il Teatro delle Rocce”. Questo per evitare che si usino soldi pubblici per pagare gli “Amici di...”. Quest'ultimi, se vogliono, vengano gratis, com'era sempre finora avvenuto.

MASSIMO BORGHI: L'ULTIMO "SCALPO" DELLA ZARINA

di FILIPPO FORTE
I bookmakers inglesi non avrebbero mai accettato scommesse: e, del resto, come sarebbe andata a finire il “braccio di ferro” tra l'ormai ex Sindaco di Gavorrano Massimo Borghi e la Zarina di Tutte le Rocce era già stato anticipato da heartonearth Report già nel luglio del 2011... Dunque, Borghi – due volte eletto sindaco e due volte defenestrato – getta la spugna: resosi conto che la sua vice, Elisabetta Iacomelli, subentrata al suo posto per gestire le elezioni, gli aveva voltato le spalle per giocare in proprio, ha deciso di non ricandidarsi, dicendosi “disgustato”. E così, la ricca “collezione” di Alessandra Casini, Direttorissimo del Geoparco, si arricchisce di un nuovo e prestigioso “scalpo”. Gliel'aveva giurata: e la Zarina non lascia mai le cose a metà... Come detto, nessuna sorpresa: bastava andare a rileggersi la collezione del nostro web-magazine. Scrive, il 18 luglio 2011, Sacha Paganini: “il feeling tra Parco e Gavorrano starebbe scemando, soprattutto dopo le ultime esternazioni del Sindaco Massimo Borghi che vorrebbe portare nella struttura dei Bagnetti gli uffici comunali, con ciò rimettendo in discussione il progetto museale predisposto proprio dalla Casini. Compresa l'Enoteca, che Borghi vorrebbe invece installare nel Palazzo Comunale liberato. Dopo esser stato disarcionato dal PD lo scorso settembre, e venendo rieletto a furor di popolo a maggio, il primo cittadino rischia nuovamente di essere mandato a casa: il prossimo 8 settembre, infatti, la Prefettura dovrà pronunciarsi sulla sua presunta “ineleggibilità”. In tal caso, sarebbe costretto a lasciare il posto al suo vice, Elisabetta Iacomelli, che dovrebbe limitarsi all'ordinaria amministrazione in attesa di riconvocare le elezioni (le terze in 3 anni). E qualcuno, con malcelata perfidia, ricorda come la Iacomelli, in qualità di presidente di “GavorranoIdea”, abbia già a suo tempo collaborato in piena sintonia con il Direttore dell'Istituzione comunale (indovinate chi? Alessandra Casini, ça va sans dire), avallandone tutti i progetti”. E come sarebbe andata a finire? Ecco la “profezia” di heartonearth: “Fuori Borghi, lo scettro passerebbe al suo vice Elisabetta Iacomelli. E il trio tutto al femminile – altro che “quote rosa” – Iacomelli-Casini-Pepi (la dirigente che gestisce la Tesoreria del Comune e ora del Parco) ha già dimostrato di lavorare in sintonia come ai tempi del Laboratorio “GavorranoIdea”. E potrebbe continuare a farlo”... Insomma, era già tutto scritto: una volta entrato in “rotta di collisione” con la Zarina, a cui voleva ridimensionare ruolo e potere, il destino di Borghi era in pratica già segnato. Fin dal 2009 tra i due vi era una lotta senza quartiere, con la Zarina impegnata a tessere la sua tela. Non è dunque un caso se, ora, il PD – per riconquistare il Comune – abbia scelto di candidare la Iacomelli, sferrando il colpo del ko che ha steso Borghi. E chissà chi è stato a suggerire proprio quel nome...

A TUTTI VOI: BUONA PASQUA!


di ALESSANDRO BALDASSERINI
Auguri ai dipendenti del Parco Geominerario della Sardegna, dal 28 marzo in stato d'agitazione permanente contro lo scempio della gestione commissariale; auguri agli amici del Geoparco delle Madonie, che a giugno riceveranno la visita dei Commissari Unesco per la riconferma nella Rete dei geoparchi europei; auguri a quelli del Cilento e Vallo di Diano, che si apprestano ad ospitare a settembre, per la prima volta in Italia, l'Assemblea Plenaria dell'European Geoparks Network; auguri agli amici dell'Appennino Emiliano e della Val Sesia, in attesa del “cartellino verde” per il loro ingresso nella grande famiglia dei Geoparchi; auguri anche al Parco del Gargano e a quello del Vesuvio, che intendono candidarsi. E poi, auguri anche al Forum dei Geoparchi italiani ed al suo coordinatore.E scambiamoci il ramoscello d'ulivo con il Geoparco delle Colline Metallifere, anche se hanno la pessima abitudine di dire le bugie e a non avere il coraggio delle proprie azioni. Ma è Pasqua, e si spera che da questa Resurrezione tutti diventino più buoni e più consapevoli del momento che stiamo vivendo.
E auguri, soprattutto, a tutti voi che continuate sempre più numerosi a seguirci, a leggerci, a sostenerci. Avrei tante cose da dirvi, da raccontarvi: ma siamo in clima di Festa e di Speranza.
E allora, molto semplicemente:
buona lettura e grazie di esistere.

domenica 17 marzo 2013

PREMIO S. BARBARA / NO, IL "CASO-GIURIA" NON E' CHIUSO


di ALESSANDRO BALDASSERINI
Il Parco delle Colline Metallifere sostiene che heartonearth report rovista tra la spazzatura: allora vuol dire che il suo sito internet è un cassonetto dell'immondizia, dato che la Delibera n° 12 del 20 aprile 2012 l'abbiamo trovata lì... Per il Corriere di Maremma il caso dei 500 euro erogati dal Parco ai quattro componenti la Giuria del Premio Letterario S. Barbara è già “chiuso” ed archiviato. Una bolla di sapone: “si tratta di rimborsi spese”. Mi dispiace, ma non è così: anzi, è spalancato. Per 5 legittimi motivi: eccoli.
1)La Delibera in oggetto non si presta ad equivoci: si ritiene infatti “congruo, a fronte dell'impegno, corrispondere a ciascuno dei quattro componenti la somma omnicomprensiva (ergo: comprensiva “anche” di eventuali spese, ndr) di Euro 500” lorde. In presenza di ritenuta, trattasi di “compenso”. Tant'è che il dipendente comunale di Massa Marittima (esentato dal viaggiare) ha percepito gli stessi 500 euro (lordi) spettanti agli altri che si sono dovuti spostare.
2)Ma, ecco la “pistola fumante”, è lo stesso Parco a parlare di “compenso” quando a pag. 3 al Punto 2 della Delibera si legge: “Di procedere all'impegno dell'importo complessivo di Euro 2.000, quale compenso da corrispondersi ai componenti”. Più chiaro di così!
3)Il Parco gioca la carta dei sentimenti: “Almeno la benzina, vogliamo riconoscerla?”. Giusto. Asciugatomi il ciglio umido, debbo però ricordare che, per Legge, gli Enti pubblici rimborsano la benzina a pie' di lista in presenza di una precisa tabella chilometrica, non a forfait.
4)More solito, il Parco la butta poi in caciara per evitare di rispondere ad altre domande ben più imbarazzanti. La principale è: è opportuno ricompensare con ulteriori 500 euro chi già intrattiene o ha intrattenuto rapporti professionali con il Teatro delle Rocce ed il Parco stesso? (tanto il Direttore è sempre la medesima persona...).
5)La Giuria è stata scelta “sulla base dei curricula presentati”. Perchè, è stato forse fatto un concorso? In tal caso, per la prossima edizione, presentiamo tutti il nostro. Hai visto mai... 500 euro sono una bella sommetta...
Concludendo: rovistando nei cassonetti, heartonearth scova le notizie e le pubblica. A volte, in questa professione, è necessario sapersi sporcare un po' le mani.

sabato 16 marzo 2013

GEOPARCO COLLINE METALLIFERE / AMICI di Alessandra Casini: I giurati del Premio S. Barbara pagati come ad un talent-show


di FILIPPO FORTE
Qualcuno, parafrando il fortunato talent-show di Maria de Filippi, l'ha già ribattezzato “Amici di Alessandra Casini”: è il Premio Letterario S. Barbara, organizzato dal Geoparco delle Colline Metallifere, risorto dopo due anni dalle sue fortunate ceneri e che nel 2012 è trasmigrato da Gavorrano a Massa Marittima (salvo, probabilmente, tornare “a casa” già dalla prossima estate). Comunque la si rigiri, questa è a ben guardare una brutta storia: di cattivo gusto e non solo, vista l'aria che tira nel Paese. Cosa è accaduto? E' successo che, nelle more dell'organizzazione, il Comitato di Gestione del Parco abbia deliberato – contrariamente a quanto avvenuto nelle edizioni precedenti, sotto la gestione di Hubert Corsi – di gratificare con un compenso i componenti della Giuria del Premio letterario: 500 euro (lordi, ma pur sempre pubblici) per valutare i racconti partecipanti. Si badi bene: non un “rimborso-
spese” (e hai voglia, con 500 euro...) per il disturbo, ma proprio una congrua somma “a fronte dell'impegno richiesto”. E già uno sobbalza dalla sedia, memore della “partecipazione a titolo gratuito” degli anni pecedenti... Ma poi è costretto anche a sgranare gli occhi quando passa in rassegna la lista dei prescelti; lasciamo stare il Presidente di Giuria (carica onorifica) ricoperta dal Sindaco di Montieri, Marcello Giuntini, anche membro del Comitato di Gestione del Parco. Ma sono gli altri quattro a destare curiosità: tutte personalità di grande profilo e prestigio, di alto livello professionale, per carità, ma...
Passiamole in rassegna: innanzi tutto, Roberta Pieraccioli. Che senso ha remunerare un dirigente di un ente pubblico, dipendente di un Comune che fa parte del Consorzio del Parco? Nulla quaestio sulle sue capacità come Direttore del Sistema museale di Massa Marittima e coordinatrice di quello provinciale: ma non è già pagata per questo? E', come dire?, una questione di principio, oltre che di opportunità. Ma passiamo agli altri tre: Alfonso Santagata, Marco Menini e Massimo Paganelli. Fior di professionisti: ma non passa inosservato che i primi due già intrattengono o hanno intrattenuto rapporti lavorativi con il Teatro delle Rocce (direttore: Alessandra Casini) e quindi – sia pur indirettamente – con il Parco delle Colline Metallifere. Il primo ha diretto il “Laboratorio teatrale”; il secondo vanta, sul curriculum, un non meglio precisato incarico presso il Consorzio del Parco. Non era possibile inserire, nelle pieghe dei loro contratti, anche questo impegno? Perchè gratificarli con ulteriore argent de poche? Venendo al terzo, ex presidente di Armunia (il pluripremiato festival teatrale di Castiglioncello) è noto il suo rapporto amicale con la Zarina, mallevadore di intensi scambi culturali tra i due teatri. Non solo: a voler aggiungere peperoncino alla già saporita pietanza, basterebbe ricordare che il braccio destro di Paganelli ad “Armunia” è stato Fabio Masi, meglio conosciuto come il compagno della Casini. Insomma: tutto in famiglia... A destare ulteriore sconcerto, la motivazione addotta nella delibera n° 12 del 20 aprile 2012 per giustificare questi improvvidi emolumenti: “sulla base dei curricula presentati...” Ma di cosa stiamo parlando? E' stato forse bandito un concorso? Ai tempi di Corsi (presidente, en passant, Pamela Villoresi...) i giurati venivano indicati dai rappresentanti dei vari enti del Consorzio. Repetita juvant: a titolo gratuito. Sulla base dei curricula è facile stabilire “chi” stavolta li abbia selezionati e scelti... Oltre che, ça va sans dire, remunerati. Una volta, ai giurati veniva offerto il pernottamento per prendere parte alla cena di gala al termine della serata di premiazione. Magari, ci poteva scappare un cesto con specialità eno-gastronomiche delle Colline Metallifere, in segno di gratitudine, ma tutto finiva lì. Adesso, invece, gli vien dato il “gettone” (pari ad un milione delle care vecchie lire...) per il “disturbo”, come ad un Gerry Scotti qualsiasi... Benvenuti ad “Amici di Alessandra Casini”: un talent-show di grande successo. Che si fa: quest'anno si replica?
P.s.: per la cronaca ecco chi ha votato questa delibera. Luca Agresti (Maggior... pardon Presidente del Parco); Lidia Bai (VicePresidente e Sindaco di Massa Marittima. Sì, dove lavora la Pieraccioli...); Marcello Giuntini (toh...! il presidente di giuria); Leonardo Marras; Annarita Bramerini. Sempre per la cronaca, era assente Maddalena Ragni, Direttore dei Beni Culturali della Toscana in rappresentanza del Ministero. Si vede che a lei i talent non piacciono...

lunedì 11 marzo 2013

GEOPARCHI / SARDEGNA: QUEL RIGORE AL 90'...


di ALESSANDRO BALDASSERINI
Sulla spinta delle Associazioni della Consulta del Parco Geominerario e grazie (anche) all'Appello lanciato dal nostro magazine e sottoscritto un po' in tutta Italia e anche dall'estero (vedi servizio a pag. 7) qualcosa in Sardegna ha cominciato a muoversi. In primo luogo, il Governatore Cappellacci ha finalmente sottoscritto con i Comuni del Consorzio del Parco il “Piano Strategico sovracomunale”, prima tappa per la tanto sospirata riforma dell'ente. Ma è, soprattutto, dal Forum Nazionale dei Geoparchi italiani che è giunto il primo, concreto atto a sostegno della Sardegna. Da più di un anno veniva chiesto un segnale di solidarietà e di attenzione nei confronti del Geoparco isolano, “ammonito” dall'Unesco. Più volte era stato sollecitato al coordinatore del Forum Burlando di prendere posizione e di farsi carico di esporre le “buoni ragioni” della Sardegna di fronte al Coordination Committee per evitare una dolorosa esclusione dalla Rete Europea. Diamo atto che la decisione di svolgere il Meeting nazionale dei Geoparchi in Sardegna a metà giugno, tre mesi prima del “verdetto finale”, va in questa auspicata direzione. Sarà la “prova generale” in vista dell'ispezione dei Commissari per tirare a lucido l'argenteria e mettere in vetrina l'organizzazione del Parco. Si tratta di un'occasione unica: un po' come tirare un rigore decisivo al 90'. E allora, forza: dai Granara, buttala dentro. E poi vieni sotto la curva a festeggiare con i supporters del Geoparco.

APPELLO / DA TUTTA ITALIA #perilgeoparcodellasardegna


PER IL PARCO GEOMINERARIO STORICO-AMBIENTALE della SARDEGNA
nell'European Geoparks Network
*****
Alla c. a.Dr. MAURIZIO BURLANDOCoordinatore FORUM NAZIONALE GEOPARCHI ITALIANI
Ai Rappresentanti italianinel Coordination Committee EUROPEAN GEOPARKS NETWORK
A distanza di quasi sei anni dal commissariamento del Consorzio del Parco GeominerarioStorico Ambientale della Sardegna, le istituzioni competenti (Regione e Governo) nonsono state ancora capaci di dare attuazione alla proposta di riforma dello stessoConsorzio approvata dalla Comunità del Parco (Province, Comuni e Università) sin dalmese di giugno dell’anno 2007. La situazione di stallo e di sostanziale inconcludenza che ha caratterizzato l’attività del Consorzio del Parco negli ultimi anni fino a portare l’UNESCO ad emettere un pesante ammonimento per le sue inadempienze, non ha prodotto nessuna concreta assunzione di responsabilità da parte delle stesse istituzioni sulle quali ricadrà interamente laresponsabilità del danno che potrà subire la Sardegna nel caso in cui venisse sancital’espulsione del Parco Geominerario dalla rete mondiale GEOPARKS dell’UNESCO.Al lungo e totale disinteresse del Presidente della Regione che solo nel mese di aprile del2012, a seguito delle pressanti proteste delle associazioni, ha compiuto il suo dovere di in-viare al Ministero dell’Ambiente la proposta di riforma, hanno fatto seguito le inaccettabilipretese dei burocrati del Ministero dell’Ambiente e degli altri Ministeri competenti che, purnella drammatica situazione sociale in cui vivono i territori interessati, bloccano ancora la proposta di riforma con la pretesa di occupare posizioni di potere nell’organo di gestione del Consorzio del Parco. Tutto ciò in totale contrasto con gli impegni per la semplificazione e il decentramento proclamati dal Governo Tecnico del Presidente Monti che in tal modo dimostra di non rispettare il ruolo e la competenza delle istituzioni locali che detengono la maggioranza delle quote consortili del Consorzio del Parco e alle quali la legge 168/89 che regola il funzionamento dello stesso consorzio, attribuisce autonomia regolamentare, organizzativa e gestionale. Neppure la lunga e impegnativa azione di sollecitazione e di protesta messa in atto dalle 60 Associazioni che aderiscono alla Consulta del Parco Geominerario che per 400 giorni(dal 27 settembre 2011 al 1° novembre 2012) hanno presidiato l’ingresso della sededella Presidenza della Regione Sarda di Villa Devoto, in Via Oslavia a Cagliari, è servitaper indurre le istituzioni competenti ad assumere gli atti conclusivi per dare attuazione allaproposta di riforma per il rilancio del Parco Geominerario. In questo contesto assumono un senso di beffa e di totale inaffidabilità le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Clini e del Presidente
della Regione Cappellacci che a conclusione dell’incontro dello scorso mese di luglio 2012 hanno dichiarato il loro impegno per “porre in essere una strategia condivisa per la valorizzazione del Parco Geominerario della Sardegna che deve diventare un’eccellenza di livello nazionale ed europeo, fondata sulla valorizzazione delle straordinarie risorse naturali e culturali che il Parco custodisce”. Alla luce di tale inconcludenza è da considerare come una grave inadempienza anchel’impegno assunto dal Governo, dalla Regione, dalla Provincia Carbonia Iglesias e daiComuni del Sulcis-Iglesiente nel PROTOCOLLO DI INTESA PER LO SVILUPPO DELSULCIS-IGLESIENTE sottoscritto il 13 novembre 2012 dove si dice testualmente “In questo ambito Governo, Regione ed Enti locali sono impegnati a dare operatività (sulla base della intesa con Regione ed Enti Locali soci) alle misure necessarie a dare piena operatività in tempi stretti al Parco Geominerario”. Nel denunciare tale dannosa situazione e tali gravi ritardi e responsabilità la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario e HEARTonEARTH Report rivolgono un pressante appello ai partiti e ai movimenti politici e a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche affinchè assumano l’impegno di rendere operativo lo strumento che il Parlamento e il Governo hanno voluto istituire e finanziare oltre 11 anni fa, d’intesa con la Regione Sarda e nel rispetto degli impegni assunti con l’UNESCO, per contribuire alla rinascita culturale, sociale ed economica delle aree minerarie dismesse della Sardegna come sta avvenendo positivamente negli altri grandi bacini minerari europei con la creazione di migliaia di posti di lavoro. Questo Appello è rivolto anche agli altri Geoparchi italiani per sensibilizzare i dirigenti del Forum Nazionale a sostenere il Parco Geominerario della Sardegna in sede di Coordination Committee
dell'European Geoparks Network.
GIAMPIERO PINNA – Coordinatore Consulta Geoparco Sardegna
ALESSANDRO BALDASSERINI - Direttore HEARTonEARTH Report
DONATELLA RAUGEI – Presidente R@DICI Associazione GeoCulturale
ATTILIO MASTINO - Rettore Università di Sassari / ANTONIO MASSONI - Facoltà Ingegneria Università Cagliari / ALDO PUSCEDDU - Università di Cagliari / GRAZIANO BULLEGAS - Presidente Italia Nostra Sardegna / ITALIA NOSTRA - Ufficio di Presidenza Nazionale / SANDRO MEZZOLANI - Editore, Cagliari / ENRICO GIULIO MARIA PINTUS - VicePresidente Ass.ne Remo Branca, Iglesias - Consulta Associazioni Geoparco Sardegna / GIOVANNI VARGIU - Centro Programmazione Regione Sardegna / DIEGO ACCARDO - Laboratorio Paesaggio Bene Comune, Grosseto / MARIO ZARA - Associazione Amici della Miniera di Carbonia / CARLO PANI - Associazione Naracauli, Ingurtosu – Arbus REDAZIONE VALPIANA NEWS – Web-magazine, Massa Marittima / STELLA MANZI - Stilista, Buenos Aires (Argentina) / MARISA ROSSI – Orbetello / ALBA SANNA – Guspini / MARIELLA SCREMIN - Bassano del Grappa / GIOVANBATTISTA MELIS - Presidente ARCA-Enel Sardegna / ADELE MELIS - Associazione Pozzo Sella, Iglesias / CATERINA MELIS – Cagliari / ELSA MELIS – Cagliari / STEFANO FIRINU - Tecnico ASL,CagliariGAVINO DETTORI - Professore in pensione, Cagliari / DANIELA ARETINO - Archivista paleografa, Iglesias / MANUELA MULARGIA - Educatrice ambientale, SiniscolaDAGMAR TSIRIKA – Atene (Grecia) / MARIA SANGUEDOLCE - Segretaria Associazione Agricola, Sicilia / ELIZABETH O' ROURKE - Giornalista, Roma / GEOPARKS and GEOTURISM WORLDWIDE – Spagna / D. J. CARVAJO – Spagna / MONICA COLACICCOLUCA NATALE - Parco Nazionale 5 Terre / VALERIA SANNA RANDACCIO - Antropologa, Bruxelles (Belgio) / COORDINAMENTO AMBIENTALISTI MAREMMA - GrossetoCRISTINA SERRA – Crotone / LUCIA SANTORO - Comitato No-MUOS, NiscemiSALVATORE SONARDJ TORREGROSSA - Movimento 5 Stelle, SiciliaROTELLA ORTU - Archeologa industriale, Iglesias / UBALDO SCOTTO - Imprenditore, Monte Argentario / CELESTINO SELLAROLI - Direttore "Maremma Magazine", GrossetoENTE VALORIZZAZIONE MASSA MARITTIMA / LUISA DEL VALLE – Scrittrice, Lerici MARCO PANTALONI - Leap Geologia, Roma / VALERIO PINTUS - Presidente Viviscout, Iglesias / CAMUNA – Blogger / ROBERTA SEQUI – Oristano / MARIA FRANCESCA ARAMINI - Giornalista, Brescia / NICOLA SIAS - Università di Cagliari / GEOSARDINIA VIAGGI – Cagliari / STEFANO PUDDU – Cagliari / @Danielaambientalista On Twitter / MARTA SALLEMI - Giornalista, Roma / NICOLA CAPRERA - Giornalista TeleRadioStereo, Roma / VALENTINA GRIMALDI - Architetto, Cagliari / SABRINA SANTINI - Studentessa, San Sperate / MASSIMO SCANU – Minieredisardegna.it / ISABELLA BOLOGNINI – Montecarlo (Principato di Monaco

CAMERA CON VISTA / SARDEGNA: L'ISOLA DEL (GEO) TESORO


In vista del XII Meeting dell'European Geoparks Network che si svolgerà, per la prima volta in Italia, dal 4 al 6 settembre nel Parco del Cilento passiamo in rassegna gli 8 geoparchi italiani. Prima tappa: SARDEGNA.
di Sacha O' Rourke
GEOPARCO: sinergia tra risorsa ambientale e risorsa economica; estensione del territorio tale da influenzare l'economia locale, grazie al particolare patrimonio geologico-morfologico ed eventuale valore educativo; sono anche necessari un certo numero di siti geologici a testimonianza dell'evoluzione del paesaggio o del valore geologico, culturale e archeologico.
PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
superfice: 3771 km2
regione: Sardegna
zona province: Carbonia, Iglesias
gestione: Consorzio del Parco; LIPU BirdLife Italia
Storia
Durante il corso dei secoli, il susseguirsi dei popoli che si è stanziato sull'isola ha usufruito o è stato legato all'attività mineraria, dal commercio di ossidiana fino alla realtà agro-pastorale, dando vita ad un'immenso e prezioso bagaglio culturale.
Nel 1997 a Parigi, l'UNESCO durante l'assemblea generale riconosce formalmente il valore della cultura mineraria Sarda, diventando il primo Parco della rete mondiale dei geositi-geoparchi; ma solo nel 2001 , grazie ad un decreto ministeriale, viene di fatto istituito e organizzato sul piano regionale.
Confermandone l'importanza internazionale, nel 2007, entra a far parte della rete europea e globale dei Geoparchi. Attualmente, è “sotto esame”, dopo il cartellino giallo comminato nel settembre 2011 dal Coordination Committe dell'European Geoparks Network.
Territorio e Miniere
Le 8 aree, contenenti ben 81 comuni, presentano peculiarità storiche, ambientali e geologiche, facendone il parco più esteso della nazione.
Il fascino storico si intreccia alla straordinaria natura sarda e ne costituisce una singolare attrazione turistica: è in atto un progetto finalizzato a creare una rete di sentieri per poter visitare il geoparco a piedi, in bici o a cavallo e una campagna volta alla sensibilizzazione di coscienza ambientale, sviluppo sostenibile e alla promozione del turismo responsabile.
La Sardegna presenta una notevole geologia, oggi ritenuta la più completa d'europa.
Chilometriche gallerie, pozzi d'estrazione e impianti minerari unici al mondo decorano i territori dell'isola rendendoli così straordinariamente suggestivi; insieme alle falesie, alle foreste selvagge, ai faraglioni calcarei e alle sconfinate spiagge bianche incorniciate dal blu intenso del mare danno vita ad una ricchissima biodiversità, la quale caratterizza l'indescrivibile varietà floristica e faunistica del parco.
Caratteristiche delle 8 aree
Monte Acri: (entroterra) zona centro-occidentale; in seguito alla colonizzazione di piccole comunità neolitiche (IV mill.a.c.) è diventato il primo distretto estrattivo, fruendo dei ricchi giacimenti di ossidiana, vetro vulcanico ricercato nell'età premetallurgica per la produzione di metallo e strumenti da taglio.
Orani, Guzzurra, Sos Enattos: territorio intorno ad Orani e siti minerari e naturalistici di Lula; nel periodo seguente al neolitico estraevano talco per produrre ornamenti e statuette. Oggi la zona presenta notevoli giacimenti di feldspati, talco e numerose cave; mentre Sos Enattos, usata sin dall'epoca Romana, è una miniera di giacimenti metalliferi che presenta strutture esterne e pozzi sotterranei ancora intatti.
Funtana Raminosa: zona centrale; presenta un'ambiente naturale prosperoso e vergine, popolato da una ricca fauna; dall'età eneolitica, ha un ruolo significativo nella storia metallurgica del rame, di grande valore archeologico i siti di estrazione di ferro e carbone.
Argentiera, Nurra, Gallura: miniere della Nurra e antiche cave della Gallura; la prima parte, miniere di Argentiera e Canaglia gia attive dal periodo romano presentano giacimenti metalliferi, rendendo l'area il più importante distretto metallurgico del secolo scorso; la seconda è principalmente puntiforme, caratterizzata da cave di granito.
Serrabus, Gerrei: zona sud-orientale; dall'epoca delle invasioni fenicie e puniche vengono sfruttati i giacimenti metalliferi, in particolare l'argento del Serrabus estratto tra l'800 e il 900 mentre l'antimonio del Gerreis risulta chiuso da neanche vent'anni.
Arburese, Guspinese: la zona è un'importante distretto minerario,dove produzione, tecnologia ed economia hanno segnato profondamente l'evoluzione di popolazioni locali, ambiente e inciso la storia dell'industria mineraria Italiana.
Sulcis: zona sud-occidentale e comprende le isole di Sant'Antiocco e San Pietro; dall'800 fino alla seconda metà del 900 c'è stata un'intensa attività mineraria,tra i principali quella carbonifera di Serbariu, quella metallifera di Rosas, Orbai, CapoBecco e SanLeone; l'area è un prezioso patrimonio ambientale, data la presenza di oasi naturali e monumenti geologici.
Iglesiente: zona sud; le rocce sono databili all'età paleontologica, infatti le ricchezze del sottosuolo hanno attratto interesse dalla civiltà Nuragica e Romana fino al periodo medievale di cui la stessa città, Iglesias, è espressione; oggi, a Gonnesa, troviamo l'unica miniera ancora attiva in Italia.

SARDEGNA DOUBLE FACE / LE MINIERE DELLA VERGOGNA


Edifici ristrutturati e mai aperti, spreco di soldi pubblici e bonifiche mai fatte
La mappa dei siti chiusi nel Geoparco che non decolla
Note positive solo per Serbariu e Rosas. La maggior parte dei siti compresi nel Parco Geominerario sono chiusi o gestiti in modo approssimativo.
Centinaia di edifici ristrutturati, ma ancora chiusi e inutilizzati. Siti minerari abbandonati, bonifiche mai eseguite ma sempre presenti nei programmi elettorali di ogni colore politico. C'è ancora tanto da fare sul fronte del recupero ambientale nel Sulcis Iglesiente e in particolare nel Parco Geominerario eternamente commissariato.
LA MAPPA Una settimana fa è stata pubblicata la mappa delle miniere turistiche d'Italia (edizioni Si.me di Cagliari). Ma l'editore Sandro Mezzolani è andato oltre: ha realizzato anche un'altra carta, non destinata alla vendita, sicuramente provocatoria ma tristemente realistica. Le condizioni dei siti sono illustrate con un testo breve accompagnato da una emoticon, ovvero un'icona emozionale come quelle utilizzate negli sms sui telefoni cellulari; faccine gialle che cambiano aspetto a seconda delle situazioni. A volte trasmettono buonumore, altre tristezza. Quelle presenti nella mappa in genere non sorridono. Se si escludono poche eccezioni, come le miniere di Serbariu e Rosa, per il resto c'è da piangere. L'elenco delle cose negative è lunghissimo. I siti che strappano un giudizio positivo si contano sulle dita di una mano. IL FLUMINESE Venerdì scorso a Cagliari è stato siglato un accordo per lo sviluppo delle ex aree minerarie del Fluminese. In attesa di fatti concreti il territorio fa i conti con una situazione di degrado estremo. Per il momento strappa un sorriso, e quindi un giudizio positivo, soltanto Buggerru per l'ostello e il museo del minatore. Lasciano invece a desiderare le miniere di Zu Zurfuru a Fluminimaggiore, l'ex tamburo piano inclinato di Buggerru, il villaggio di Grugua, il punto di ristoro della Galleria Henry e la Grotta delle Lumache. Viene promossa la rete dei tre itinerari escursionistici che però non è sostenuta da adeguate politiche di promozione turistica.
IGLESIENTE E SULCIS Superano l'esame gli archivio minerari di Iglesias e il villaggio di Tiny. Per il resto l'Iglesiente riserva un quadro desolante. L'elenco delle cose non funzionano è chilometrico. Qualche esempio: gli ex villaggi di Arenas (ristrutturato, ma privo di gestione) e Marganai (edifici spesso chiusi a Linasia), l'ex miniera di Barrasciutta “tombata” con un muro di cemento all'ingresso, le Grotte di San Giovanni (poco valorizzate) e l'ex cantina di San Benedetto, recuperata e mai utilizzata. Il viaggio nel Geoparco mai nato prosegue nella decadente Villa Pertusola (sede dell'ente parco), Pozzo Sella a Monteponi (chiuso), l'impianto di elettrolisi dei fanghi rossi (struttura abbandonata), nello squallore del villaggio di Seddas Modditzis, nella ciminiera dalla fonderia di Fontanamare. Il tour continua nella Laveria Lamarmora di Nebida (struttura lesionata a causa dei crolli), il villaggio di Monte Onixeddu, per niente valorizzato e con tanto di discarica vicina. E per chiudere in bruttezza c'è il sito di Orbai a Villamassargia, ristrutturato, ma ancora privo di gestione. Per quanto riguarda il Sulcis, oltre alle note positive di Serbariu e Rosas, il resto è da dimenticare. Qualche esempio: i villaggi di Sa Marchesa e Capo Becco, l'ex miniera di Seruci, il borgo forestale di Pantaleo e l'antica linea ferroviaria Maddalena San Leone.
IL RESTO DELL'ISOLA Nel resto dell'Isola le cose non vanno meglio. Strappa un giudizio positivo il museo mineralogico di La Maddalena. Poi ci sono soltanto recensioni negative per siti chiusi o gestiti male: da Montevecchio ad Arbus, dal Monte Arci alla Gallura, dal Sarrabus Gerrei alla Barbagia, dal Nuorese alla Nurra. Insomma tutta l'Isola del Geoparco che non c'è.
LO SPILLO
(r.d.r.) - E' positivo che, in vista dell'ispezione Unesco, il Forum organizzi in Sardegna il V° Meeting dei Geoparchi italiani. La speranza è che, per quella occasione, la “Vergogna” ben illustrata qui sopra sia stata cancellata.

SARDEGNA DOUBLE FACE / CAPPELLACCI: AL VIA IL PIANO STRATEGICO


dal nostro corrispondente
(s.m.) CAGLIARI - “Manteniamo oggi l'impegno assunto durante l'incontro tenutosi ad Arbus nel settembre del 2012''. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la firma del protocollo d'Intesa sul piano strategico sovracomunale, sottoscritto, oltre che dalla Regione, dai Comuni di Arbus, Fluminimaggiore e Guspini, da Igea e dal Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna. Il documento e' finalizzato a definire le strategie di recupero e valorizzazione dei siti minerari e all'identificazione e realizzazione delle infrastrutture per lo sviluppo dei settori turistico, culturale e ambientale del territorio. Il presidente ha sottolineato altresi' il metodo partecipativo nella redazione del documento, improntato alla condivisione con i territori, con i Comuni che sono al tempo stesso ''titolari e destinatari di queste azioni. Vogliamo fare scelte di economia sostenibile e verde, di valorizzazione della cultura, dell'identita' e di tutte le componenti che sono parte essenziale di questo progetto''. ''Per passare dalle dichiarazioni di principio al piano concreto - ha evidenziato Cappellacci - occorre la sinergia tra pubblico e privato. Dobbiamo essere capaci di attrarre capitali, realizzando il giusto equilibrio tra investitore privato e istituzioni. La Regione e le comunita' locali si sono trovati d'accordo nel realizzare un organico programma di interventi che, ferma restando l'esigenza primaria di salvaguardare e valorizzare da una parte l'esistente patrimonio storico e culturale rappresentato dall'area mineraria, costituisca dall'altra parte lo strumento di riferimento per la pianificazione dei processi di sviluppo del territorio, in grado di attrarre investimenti privati e di assicurare nuove opportunita' economiche ed occupazionali''. ''E' con enfasi che possiamo dire che si tratta del 'primo importante Masterplan' - conclude Cappellacci - concepito per questa zona della Sardegna, una zona spesso dimenticata e lasciata a se stessa, ma non per questo priva di potenzialità”.

GEOPARCHI / IN SARDEGNA IL V MEETING NAZIONALE


dal nostro corrispondente
ROMA - Il Forum nazionale dei Geoparchi ha stabilito la sede e e la data del 5° Workshop dei Geoparchi Italiani che si terrà nel Parco Geominerario della Sardegna nella terza settimana di giugno 2013 (tema del seminario: gli strumenti e le iniziative per migliorare e favorire la fruizione della rete sentieristica e dei siti di interesse geologico-ambientale ad essa associata). Già deciso anche il 6° Workshop Nazionale che verrà organizzato dal Geoparco delle Alpi Apuane nel periodo maggio-giugno 2014.
I Geoparchi italiani si sono riuniti a Roma, presso il Centro Congressi delle Carte Geografiche a Roma, per il consueto appuntamento del Forum Nazionale, cui hanno partecipato anche rappresentanti di Federparchi-Europarc, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e di Geoitalia-Federazione Italiana Scienze della Terra. Diversi gli argomenti trattati nel corso dell'incontro. Grande risalto è stato assegnato ai lusinghieri risultati diplomatici conseguiti a livello internazionale nella direzione di un riconoscimento delle reti europea e globale dei Geoparchi quale iniziativa ufficiale dell'UNESCO (la decisione finale è attesa per il prossimo ottobre). Curiosità anche per le nuove candidature per il riconoscimento quali Geoparchi Europei e Globali riconosciuti dall'UNESCO presentate alla fine del 2012 e per la quali è stato avviato l'iter ufficiale di valutazione che si dovrebbe completare nel settembre di quest'anno. Significativo, come sempre, il ruolo dell'Italia che ha avanzato due proposte in rappresentanza di regioni che non sono ancora coinvolte nel sistema nazionale dei geoparchi: l'Appennino Emiliano Romagnolo e l'area Sesia-Val Grande in Piemonte. Il 2013, peraltro, sarà importante anche per due procedure cosiddette di rivalidazione (ovvero il monitoraggio pluriennale che si attiva per verificare se i geoparchi già riconosciuti abbiano mantenuto gli standard di qualità ed i requisiti necessari per l'adesione ai network internazionali) che andranno ad interessare il Geoparco delle Madonie, in Sicilia, ed il Parco Geominerario della Sardegna. Non poteva ovviamente mancare un esame dello stato di salute degli otto geoparchi italiani e delle iniziative programmate per i prossimi mesi. Intensa l'attività presentata nel corso del Forum. Primo appuntamento sarà la riunione primaverile della Rete Europea dei Geoparchi, fissata a Parigi nei giorni 21 e 22 marzo. Un'occasione straordinaria perchè per la prima volta i geoparchi si incontreranno presso la sede dell'UNESCO, con la possibilità di confrontarsi con le Delegazioni Ufficiali di diversi Stati membri dell'organizzazione internazionale. Concordate anche le iniziative primaverili che verteranno sulla "Settimana Europa dei Geoparchi" (ricca kermesse organizzata a cavallo tra i mesi di maggio e di giugno, in cui si alterneranno visite guidate, mostre itineranti, presentazioni di volumi tematici, eventi espositivi) e la partecipazione al 5° Congresso Nazionale promosso dall'Associazione Italiana Geologia e Turismo (6 - 7 giugno) a dieci anni dalla sua fondazione.

GEOPARCHI / ALTRI 2 PARCHI ITALIANI CANDIDATI ALLA RETE EUROPEA

dal nostro corrispondente
(r.d.c.) ROMA - Il 21 febbraio scorso si è svolto il 4° Forum Nazionale dei Geoparchi italiani presso il Centro Congressi delle Carte Geografiche a Roma, ove si sono riuniti gli 8 Geoparchi italiani, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, di Federparchi, e i rappresentanti del Servizio Geologico Nazionale presso l'Ispra e di Geoitalia - Federazione italiana Scienze della Terra. Con il coordinatore del forum Maurizio Burlando, si è discusso dell'importante ruolo dei Geoparchi italiani all'interno della Rete. Sono state presentate poi le due nuove candidature italiane alla Rete - l'Appennino Bolognese (Emilia-Romagna) e il raggruppamento Sesia-Val Grande (Piemonte) - e discussi i prossimi appuntamenti e imminenti impegni, primo fra tutti il meeting primaverile della Rete che quest'anno si terrà nella sede Unesco a Parigi, dal 21 al 22 marzo prossimi, ove i Geoparchi italiani si presenteranno in forma unitaria e coordinata attraverso roll-up uniformati in struttura grafica e contenuti realizzati dal Rocca di Cerere Geopark. Il 4° forum dei Geoparchi italiani è stato anche l'occasione per lanciare la 12a Conferenza internazionale dei Geoparchi che si svolgerà nel Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Albumi dal 4 al 6 settembre 2013.

giovedì 7 marzo 2013

APPELLO GEOPARCO SARDEGNA: ECCO CHI HA ADERITO


APPELLO: PER IL RILANCIO 

DEL GEOPARCO DELLA SARDEGNA


PER IL PARCO GEOMINERARIO STORICO-AMBIENTALE della SARDEGNA
nell'European Geoparks Network
*****
Alla c. a.
Dr. MAURIZIO BURLANDO
Coordinatore FORUM NAZIONALE GEOPARCHI ITALIANI
Ai Rappresentanti italiani
nel Coordination Committee EUROPEAN GEOPARKS NETWORK
A distanza di quasi sei anni dal commissariamento del Consorzio del Parco Geominerario
Storico Ambientale della Sardegna, le istituzioni competenti (Regione e Governo) non
sono state ancora capaci di dare attuazione alla proposta di riforma dello stesso
Consorzio approvata dalla Comunità del Parco (Province, Comuni e Università) sin dal
mese di giugno dell’anno 2007. La situazione di stallo e di sostanziale inconcludenza che ha caratterizzato l’attività del Consorzio del Parco negli ultimi anni fino a portare l’UNESCO ad emettere un pesante
ammonimento per le sue inadempienze, non ha prodotto nessuna concreta assunzione
di responsabilità da parte delle stesse istituzioni sulle quali ricadrà interamente la
responsabilità del danno che potrà subire la Sardegna nel caso in cui venisse sancita
l’espulsione del Parco Geominerario dalla rete mondiale GEOPARKS dell’UNESCO.
Al lungo e totale disinteresse del Presidente della Regione che solo nel mese di aprile del
2012, a seguito delle pressanti proteste delle associazioni, ha compiuto il suo dovere di in-
viare al Ministero dell’Ambiente la proposta di riforma, hanno fatto seguito le inaccettabili
pretese dei burocrati del Ministero dell’Ambiente e degli altri Ministeri competenti che, pur
nella drammatica situazione sociale in cui vivono i territori interessati, bloccano ancora la proposta di riforma con la pretesa di occupare posizioni di potere nell’organo di gestione del Consorzio del Parco. Tutto ciò in totale contrasto con gli impegni per la semplificazione e il decentramento proclamati dal Governo Tecnico del Presidente Monti che in tal modo dimostra di non rispettare il ruolo e la competenza delle istituzioni locali che detengono la maggioranza delle quote consortili del Consorzio del Parco e alle quali la legge 168/89 che regola il funzionamento dello stesso consorzio, attribuisce autonomia regolamentare,
organizzativa e gestionale. Neppure la lunga e impegnativa azione di sollecitazione e di protesta messa in atto dalle 60 Associazioni che aderiscono alla Consulta del Parco Geominerario che per 400 giorni
(dal 27 settembre 2011 al 1° novembre 2012) hanno presidiato l’ingresso della sede
della Presidenza della Regione Sarda di Villa Devoto, in Via Oslavia a Cagliari, è servita
per indurre le istituzioni competenti ad assumere gli atti conclusivi per dare attuazione alla
proposta di riforma per il rilancio del Parco Geominerario.
In questo contesto assumono un senso di beffa e di totale inaffidabilità le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Clini e del Presidente della Regione Cappellacci che a conclusione dell’incontro dello scorso mese di luglio 2012 hanno dichiarato il loro impegno per “porre in essere una strategia condivisa per la valorizzazione del Parco Geominerario della Sardegna che deve diventare un’eccellenza di livello nazionale ed europeo, fondata sulla valorizzazione delle straordinarie risorse naturali e culturali che il Parco custodisce”. Alla luce di tale inconcludenza è da considerare come una grave inadempienza anche
l’impegno assunto dal Governo, dalla Regione, dalla Provincia Carbonia Iglesias e dai
Comuni del Sulcis-Iglesiente nel PROTOCOLLO DI INTESA PER LO SVILUPPO DEL
SULCIS-IGLESIENTE sottoscritto il 13 novembre 2012 dove si dice testualmente “In questo ambito Governo, Regione ed Enti locali sono impegnati a dare operatività (sulla base della intesa con Regione ed Enti Locali soci) alle misure necessarie a dare piena operatività in tempi stretti al Parco Geominerario”.
Nel denunciare tale dannosa situazione e tali gravi ritardi e responsabilità la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario e HEARTonEARTH Report rivolgono un pressante appello ai partiti e ai
movimenti politici e a tutti i candidati alle prossime elezioni politiche affinchè assumano l’impegno di rendere operativo lo strumento che il Parlamento e il Governo hanno voluto istituire e finanziare oltre 11 anni fa, d’intesa con la Regione Sarda e nel rispetto degli impegni assunti con l’UNESCO, per contribuire alla rinascita culturale, sociale ed economica delle aree minerarie dismesse della Sardegna come sta avvenendo positivamente negli altri grandi bacini minerari europei con la creazione di migliaia di posti di lavoro. Questo Appello è rivolto anche agli altri Geoparchi italiani per sensibilizzare i dirigenti del Forum Nazionale a sostenere il Parco Geominerario della Sardegna in sede di Coordination Committee dell'European Geoparks Network.
GIAMPIERO PINNA – Coordinatore Consulta Geoparco Sardegna
ALESSANDRO BALDASSERINI - Direttore HEARTonEARTH Report
DONATELLA RAUGEI – Presidente R@DICI Associazione GeoCulturale
  1. ANTONIO MASSONI - Facoltà Ingegneria Università Cagliari
    ALDO PUSCEDDU - Università di Cagliari
    STELLA MANZI - Stilista, Buenos Aires
    MARISA ROSSI - Orbetello
    ALBA SANNA - Guspini
    MARIELLA SCREMIN - Bassano del Grappa
    VALPIANA NEWS - Web-magazine
    SANDRO MEZZOLANI - Editore, Cagliari
    GRAZIANO BULLEGAS - Presidente Italia Nostra Sardegna
    CARLO PANI - Associazione Naracauli (Ingurtosu - Atbus)
    MARIO ZARA - Associazione Amici della Miniera di Carbonia
    ATTILIO MASTINO - Rettore Università di Sassari
    GIOVANNI VARGIU - Centro Programmazione Regione Sardegna
    DIEGO ACCARDO - Laboratorio Paesaggio Bene Comune
    ENRICO GIULIO MARIA PINTUS - VicePresidente Ass.ne Remo Branca, Iglesias - Consulta Associazioni Geoparco Sardegna
    ITALIA NOSTRA - Ufficio di Presidenza Nazionale
    GIOVANBATTISTA MELIS - Presidente ARCA-Enel Sardegna
    ADELE MELIS - Associazione Pozzo Sella
    CATERINA MELIS - Cagliari
    ELSA MELIS - Cagliari
    MARCO PANTALONI - Leap Geologia, Roma
    CAMUNA tutto il mio appoggio.
    VALERIO PINTUS - Presidente Viviscout, Iglesias
    ROBERTA SEQUI - Oristano
    MARIA FRANCESCA ARAMINI - Giornalista, Brescia
    GEOSARDINIA VIAGGI - Cagliari
    NICOLA SIAS - Università di Cagliari
    STEFANO PUDDU - Cagliari
    @Danielaambientalista / On Twitter
    MARTA SALLEMI - Giornalista, Roma
    NICOLA CAPRERA - Giornalista TeleRadioStereo, Roma
    VALENTINA GRIMALDI - Architetto, Cagliari
    SABRINA SANTINI - Studentessa, San Sperate
    ISABELLA BOLOGNINI - Principato di Monaco
    MASSIMO SCANU - Minieredisardegna.it
  2. :12
    STEFANO FIRINU - Tecnico ASL Cagliari
    GAVINO DETTORI - Professore in pensione, Cagliari
    DANIELA ARETINO - Archivista paleografa, Iglesias
    MANUELA MULARGIA - Educatrice ambientale, Siniscola
    DAGMAR TSIRIKA - Atene
    MARIA SANGUEDOLCE - Segretaria Associazione Agricola, Sicilia
    ELIZABETH O' ROURKE - Giornalista, Roma
    GEOPARKS and GEOTURISM WORLDWIDE - Spagna
    D. J. CARVAJO - Spagna
    MONICA COLACICCO
    LCA NATALE - Parco Nazionale 5 Terre
    VALERIA SANNA RANDACCIO - Antropologa, Bruxelles
    COORDINAMENTO AMBIENTALISTI MAREMMA - Grosseto
    CRISTINA SERRA - Crotone
    LUCIA SANTORO - Comitato No-MUOS, Niscemi
    SALVATORE SONARDJ TORREGROSSA - Movimento 5 Stelle, Sicilia
    ROTELLA ORTU - Archeologa industriale, Iglesias
    UBALDO SCOTTO - Imprenditore, Monte Argentario
    CELESTINO SELLAROLI - Direttore "Maremma Magazine", Grosseto
    ENTE VALORIZZAZIONE MASSA MARITTIMA
    LUISA DEL VALLE - Lerici

martedì 5 marzo 2013

GEOPARCO SARDEGNA / CAPPELLACCI FIRMA IL PIANO STRATEGICO SOVRACOMUNALE

dal nostro corrispondente
(s.m.) CAGLIARI - ''Manteniamo oggi l'impegno assunto durante l'incontro tenutosi ad Arbus nel settembre del 2012''. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la firma del protocollo d'Intesa sul piano strategico sovracomunale, sottoscritto, oltre che dalla Regione, dai Comuni di Arbus, Fluminimaggiore e Guspini, da Igea e dal Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna. Lo comunica una nota della Regione Sardegna. Il documento, informa la nota, e' finalizzato a definire le strategie di recupero e valorizzazione dei siti minerali e all'identificazione e realizzazione delle infrastrutture per lo sviluppo dei settori turistico, culturale e ambientale del territorio. Il presidente ha sottolineato altresi' il metodo partecipativo nella redazione del documento, improntato alla condivisione con i territori, con i Comuni che sono al tempo stesso ''titolari e destinatari di queste azioni''. ''Vogliamo fare scelte - ha aggiunto Cappellacci - di economia sostenibile e verde, di valorizzazione della cultura, dell'identita' e di tutte le componenti che sono parte essenziale di questo progetto''. ''Per passare dalle dichiarazioni di principio al piano concreto - ha evidenziato Cappellacci - occorre la sinergia tra pubblico e privato. Dobbiamo essere capaci di attrarre capitali, realizzando il giusto equilibrio tra investitore privato e istituzioni. In questo caso si tratta veramente di 'Intesa'. Nel senso che la Regione e le comunita' locali si sono trovati d'accordo nel realizzare un organico programma di interventi che, ferma restando l'esigenza primaria di salvaguardare e valorizzare da una parte l'esistente patrimonio storico e culturale rappresentato dall'area mineraria, costituisca dall'altra parte lo strumento di riferimento per la pianificazione dei processi di sviluppo del territorio, in grado di attrarre investimenti privati e di assicurare nuove opportunita' economiche ed occupazionali''. ''E' con enfasi che possiamo dire che si tratta del 'primo importante Masterplan' - conclude Cappellacci - concepito per questa zona della Sardegna, una zona spesso dimenticata e lasciata a se stessa, ma non per questo priva di potenzialita'. Dobbiamo investire in un sistema che punti alla valorizzazione della nostra identita' e del nostro ambiente, di cui noi sardi per primi dobbiamo prendere coscienza. E' su questi valori che dobbiamo investire per creare un sistema che permetta di compensare la cessazione delle attivita' minerarie della fine degli anni '80 e rilanciare l'economia Arburese''. 

venerdì 1 marzo 2013

FORUM GEOPARCHI / IN SARDEGNA A GIUGNO IL 5° MEETING NAZIONALE



dal nostro corrispondente
(r.d.c.) ROMA - I Geoparchi Italiani si sono riuniti a Roma, presso il Centro Congressi delle Carte Geografiche a Roma, per il consueto appuntamento del Forum Nazionale, cui hanno partecipato anche rappresentanti di Federparchi-Europarc, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e di Geoitalia-Federazione Italiana Scienze della Terra.
Diversi gli argomenti trattati nel corso dell'incontro. Grande risalto è stato assegnato ai lusinghieri risultati diplomatici conseguiti a livello internazionale nella direzione di un riconoscimento delle reti europea e globale dei Geoparchi quale iniziativa ufficiale dell'UNESCO (la decisione finale è attesa per il prossimo ottobre). 
Curiosità anche per le nuove candidature per il riconoscimento quali Geoparchi Europei e Globali riconosciuti dall'UNESCO presentate alla fine del 2012  e per la quali è stato avviato l'iter ufficiale di valutazione che si dovrebbe completare nel settembre di quest'anno. Significativo, come sempre, il ruolo dell'Italia che ha avanzato due proposte in rappresentanza di regioni che non sono ancora coinvolte nel sistema nazionale dei geoparchi: l'Appennino Emiliano Romagnolo e l'area Sesia-Val Grande in Piemonte. 
Il 2013, peraltro, sarà importante anche per due procedure cosiddette di rivalidazione (ovvero il monitoraggio pluriennale che si attiva per verificare se i geoparchi già riconosciuti abbiano mantenuto gli standard di qualità ed i requisiti necessari per l'adesione ai network internazionali) che andranno ad interessare il Geoparco delle Madonie, in Sicilia, ed il Parco Geominerario della Sardegna.
Non poteva ovviamente mancare un esame dello stato di salute degli otto geoparchi italiani e delle iniziative programmate per per i prossimi mesi. Intensa l'attività presentata nel corso del Forum. Primo appuntamento sarà la riunione primaverile della Rete Europea dei Geoparchi, fissata a Parigi nei giorni 21 e 22 marzo. Un'occasione straordinaria perchè per la prima volta i geoparchi si incontreranno presso la sede dell'UNESCO, con la possibilità di confrontarsi con le Delegazioni Ufficiali di diversi Stati membri dell'organizzazione internazionale. I Geoparchi Italiani si presenteranno compatti con una mostra espositiva caratterizzata da una grafica condivisa e coordinata.
Altrettanto prestigioso l'appuntamento autunnale che verrà ospitato nel Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Doppio l'impegno per i colleghi campani che organizzeranno sia il 32° meeting del Comitato di Coordinamento EGN (2 - 3 settembre), sia la 12^ Conferenza Internazionale dei Geoparchi (4 - 6 settembre), per la quale sono attesi oltre quattrocento convegnisti provenienti da tutto il mondo.
Concordate anche le iniziative primaverili che verteranno sulla "Settimana Europa dei Geoparchi" (ricca ed articolata kermesse organizzata a cavallo tra i mesi di maggio e di giugno, in cui si alterneranno visite guidate, mostre itineranti, presentazioni di volumi tematici, eventi espositivi e tanto altro ancora) e la partecipazione al 5° Congresso Nazionale promosso dall'Associazione Italiana Geologia e Turismo (6 - 7 giugno) a dieci anni dalla sua fondazione.
Il Forum ha stabilito, inoltre, sede e date del 5° Workshop dei Geoparchi Italiani che si terrà nel Parco Geominerario della Sardegna nella terza settimana di giugno 2013 (tema del seminario: gli strumenti e le iniziative per migliorare e favorire la fruizione della rete sentieristica e dei siti di interesse geologico-ambientale ad essa associata). Già deciso anche il 6° Workshop Nazionale che verrà organizzato dal Geoparco delle Alpi Apuane nel periodo maggio-giugno 2014 e che affronterà il tema legato al rapporto tra la geoconservazione e la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari di qualità dei territori di valore geologico, favorendo l’intervento di voci ed esperienze anche esterne e con la presenza di almeno un esperto di un Geoparco europeo.
In chiusura, la riunione di Roma è stata anche l’occasione per annunciare l’imminente pubblicazione del volume "Geoparchi Italiani - Italian Geoparks" (che verrà presentato presso la sede  UNESCO di Parigi il 22 marzo p.v.) e la revisione grafica e dei contenuti del sito ufficiale del Forum Nazionale www.geoparchitaliani.it.

FORUM GEOPARCHI / DA ROMA PROPOSTE PER IL RILANCIO



NOSTRO SERVIZIO
ROMA - Il 21 febbraio scorso si è svolto il 4° Forum Nazionale dei Geoparchi italiani presso il Centro Congressi delle Carte Geografiche a Roma, ove si sono riuniti gli 8 Geoparchi italiani, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, di Federparchi, e i rappresentanti del Servizio Geologico Nazionale presso l'Ispra e di Geoitalia - Federazione italiana Scienze della Terra. Sono stati molti i temi discussi: dopo un aggiornamento sui progressi della Rete Europea dei Geoparchi e i rapporti sempre più stretti con l'Unesco e con gli altri organismi nazionali e internazionali da parte del coordinatore del forum Maurizio Burlando, si è discusso dell'importante ruolo del Forum Nazionale dei Geoparchi italiani all'interno della Rete e del rilevante contributo che può apportare.
Sono state presentate poi le due nuove candidature italiane alla Rete - l'Appennino Bolognese (Emilia-Romagna) e il raggruppamento Sesia-Val Grande (Piemonte) - e discussi i prossimi appuntamenti e imminenti impegni, primo fra tutti il meeting primaverile della Rete che quest'anno si terrà nella sede Unesco a Parigi, ove i Geoparchi italiani si presenteranno in forma unitaria e coordinata attraverso roll-up uniformati in struttura grafica e contenuti realizzati dal Rocca di Cerere Geopark.
Il 4° forum dei Geoparchi italiani è stato anche l'occasione per lanciare la 12a Conferenza internazionale dei Geoparchi che si svolgerà nel Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Albumi dal 4 al 6 settembre 2013 e per annunciare l'imminente pubblicazione del volume "Geoparchi Italiani/Italian Geoparks", curata e coordinata dal Geoparco del Cilento, e la revisione grafica e di contenuti del sito ufficiale del Forum - www.geoparchiitaliani.it  -, curata da Francesco Chiaramonte del Rocca di Cerere Geopark.
In ultimo, è stato fissato il 5° Workshop dei Geoparchi Italiani che avrà luogo nella terza settimana di giugno 2013 ad Iglesias, Nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, sul tema della sentieristica, della cartellonistica e delle guide tematiche, individuando così nuove strategie per l'integrazione dell'offerta turistica tradizionale con forme di fruizione sostenibile a basso costo.