lunedì 27 giugno 2011

TUSCAN MINING GEOPARK: ALESSANDRA CASINI LASCIA GAVORRANO?

(s. p.) - Partiamo dai dati di fatto: Alessandra Casini è un ottimo manager, stimata ed ambita da tutti. E' apprezzata dirigente del Comune di Gavorrano, dove ricopre l'incarico di Direttore dell'Istituzione Comunale “Laboratorio GavorranoIdea” e in tal senso dirige anche il Teatro delle Rocce. Contestualmente, da sei anni ha assunto l'incarico di Coordinatrice delle “Porte” del Parco Nazionale Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere, dal 3 ottobre scorso Tuscan Mining Geopark della Rete Unesco (attenzione: questo passaggio è vitale per comprendere tutto il resto).
Da circa un anno, è sottoposta ad una “corte” serrata da parte della Provincia di Grosseto dove il Presidente Marras le vuole affidare un importante ruolo manageriale. Tanto che diversi mesi fa ha partecipato (e brillantemente superato) un esame abilitativo. Tuttavia, ha fin qui sempre respinto le allettanti “avances”, preferendo dedicarsi al Parco e alla sua “creatura” prediletta che è il Teatro delle Rocce, e smentendo sempre le indiscrezioni circa un suo trasloco a Piazza Dante.
Qualcuno dirà: sono affari suoi, e poi – dato che la Provincia è un Ente del Consorzio del Parco – nulla osterebbe a che lei continuasse nelle sue mansioni di Direttore ai Bagnetti. Il fatto è che le cose non stanno esattamente così, e il reiterarsi di tali indiscrezioni – per di più corroborate da sostanziali indizi – non fanno altro che alimentare i dubbi e le incertezze circa il futuro stesso del Geoparco.
Per capire bene la questione, occorre precisarne il contesto:
a) Gavorrano è la sede istituzionale del Parco delle Colline Metallifere e l'edificio dei Bagnetti ne ospita uffici e Centro Direzionale;
b) Il tutto è regolato da una Convenzione stipulata tra Parco e Comune di Gavorrano, in base alla quale quest'ultimo ottiene dal Parco un contributo per i servizi tecnico-amministrativi erogati;
    c) Tra questi, figura anche il “coordinamento delle Porte del Parco”
Insomma, è al Comune di Gavorrano che viene affidato il ruolo di “coordinatore delle Porte”. La Casini ricopre tale incarico, quindi, in quanto funzionario di esso: se dovesse passare alle dipendenze della Provincia, non potrebbe più rivestire tale mansione perchè la sua non è una nomina personale. Peraltro, la qualifica di Direttore con cui viene omaggiata, ufficialmente non esiste: il Parco non ha una sua pianta organica, e comunque per insediarne uno ci vorrebbe un concorso pubblico.
In buona sostanza: se la Casini lascia Gavorrano, il Comune dovrà nominare un nuovo coordinatore delle “Porte”. Con tutti i problemi del caso. E' evidente che per la struttura del Parco sarebbe un brutto colpo, forse letale. La Casini è difficilmente rimpiazzabile. Né sarebbe pensabile sostituirla con tecnici di altri Comuni o della Provincia: come detto, il “coordinamento” spetta al municipio gavorranese. A meno che non si modifichi la Convenzione tra Parco e Comune: in tal caso, però, Gavorrano dovrebbe rinunciare ad una fetta del contributo. Ma a quel punto verrebbe rimesso tutto in discussione e potrebbe innescarsi una pericolosa reazione a catena: è evidente che il “coordinamento delle Porte” è strettamente connesso alla sede del Parco. Ed ospitarla significa ricevere nelle proprie casse dai 100 ai 150.000 euro, oro colato per piccoli comuni come quelli delle Colline Metallifere in tempo di finanza “lacrime e sangue”. Quindi, c'è il rischio che gli equilibri faticosamente raggiunti a suo tempo fra i vari enti locali del Consorzio vengano a saltare, in un momento peraltro periglioso, senza Comitato di Gestione e con un Presidente in scadenza tra un mese. E potrebbe scattare una “guerra di successione” per prendere il posto di Gavorrano, con Massa Marittima in pole-position...
Tanto più che il Sindaco Borghi ha già fatto intendere che ai Bagnetti vuole installarci gli uffici comunali. Idea, questa, incompatibile con i progetti museali della Casini: e questa sarebbe stata l'ultima di una serie di “incomprensioni” tra i due che avrebbe alla fine spinto la coordinatrice ad accettare l'incarico in Provincia.
E' probabile che ciò possa avvenire dopo la riunione del Coordination Committe dell'EGN – dove la Casini siede in rappresentanza del Parco – prevista durante l'Assemblea Plenaria dell'European Geoparks Network, in programma in Norvegia a metà settembre: l'ultimo atto di presenza prima del “distacco”. Dopo di che, chissà? Per quella data, forse ci sarà un nuovo Presidente, un nuovo Comitato, una nuova sede: ma ci sarà il Parco?
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