di ALESSANDRO BALDASSERINI
Riassunto delle puntate precedenti: da oltre un anno il Tuscan Mining Geopark è privo di Comitato di Gestionee quindi senza Statuto; alla fine del mese, se non interviene un decreto ministeriale di proroga, scade il mandato del Presidente Luca Agresti; da indiscrezioni, da noi riportate e da nessuno smentite, la Coordinatrice delle Porte del Parco starebbe per traslocare a nuovo incarico manageriale in Provincia. E, come se non bastasse, il sindaco di Gavorrano Massimo Borghi ha già dichiarato che nella struttura dei Bagnetti (sede del Centro Direzionale del Parco) saranno installati gli uffici comunali.
Tutto questo nel mentre, ne parla in altro servizio Riccardo di Robilant, il geoparco è stato insignito quale "Destinazione europea di eccellenza", nel silenzio e disinteresse pressoche totali.
Un silenzio roboante, in special modo di chi - nelle Colline Metallifere, in Provincia e in Regione - dovrebbe avere particolarmente a cuore il destino del Parco. Lasciamo stare Agresti, evanescente ed irrilevante nel suo ruolo: tutti i suoi proponimenti sono stati smentiti dai fatti. Ci rivolgiamo invece, all'assessore regionale Annarita Bramerini, al Presidente della Provincia Marras, e ai due sindaci Lidia Bai e Marcello Giuntini, membri "in pectore" del Comitato di Gestione: nel n° 38 di HeartonEarth Report li avevamo definiti, scherzando ma non troppo, "Missing", scomparsi, evaporati.
Pronti a fare passerella (vedi Lesvos) o commentare giulivi, come Marras, il Premio Eden: ma di cui in questi mesi si sono perse le tracce quando vi era da prendere posizione sulla critica - e purtroppo forse irreversibile - situazione del Parco.
Da quanto non si sente la loro voce in merito all'assurda vicenda del Comitato? E non hanno proprio nulla da dire in merito alle ultime indiscrezioni che compromettono l'esistenza stessa del Geoparco?
Quali passi intendono fare per salvaguardare questo patrimonio di inestimabile valore, come dimostrano i numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, frutto del lavoro, della competenza e della passione di un gruppo smantellato pezzo dopo pezzo?
Intendiamoci: non hanno alcuna responsabilità diretta per tutto quello che (non) sta accadendo e che anzi, per certi versi, li sta danneggiando. Ma è proprio questo "Silenzio degli Innocenti" che rimbomba e che lascia da pensare...
Per ultimo, la "querelle" di Gavorrano. Che i rapporti tra Borghi ed Alessandra Casini non siano idilliaci è un segreto di Pulcinella, e che a tutto ciò sia riconducibile la (probabile) scelta della Coordinatrice (non Direttore: non esiste tale figura professionale al Parco) è più che un'ipotesi.
In tal caso, cosa accadrà? Borghi è disposto a rinunciare alla sede istituzionale e ai quasi 150.000 euro che il Parco versa nelle casse comunali? Il coordinamento delle "Porte", ricordiamolo ai più distratti, è affidato al Comune di Gavorrano, ed esso è strettamente connesso all'ubicazione della sede istituzionale. Se la Casini lascia il Comune per la Provincia, o Gavorrano nomina un nuovo Coordinatore oppure viene rimesso tutto in discussione, a cominciare dalla sede. Per fare un esempio: con la Casini a Piazza Dante, affinchè conservi l'incarico di Coordinatrice, la sede centrale del Parco dovrebbe tornare in Provincia. E Gavorrano stracciare la Convenzione stipulata, con quel che ne consegue, anche e soprattutto in termini finanziari.
Ora si comprende quanto abbia contribuito la mancanza dello Statuto... E se il "Silenzio degli Innocenti" fosse meno... innocente di quel che sembra?
Post Scriptum: Non ce l'ho con Agresti. E sorvolo sulle cose che ha assicurato e che non ha mai mantenuto. Facendo un paragone calcistico, mi ricorda Benitez: anche lui ha ottenuto un grande successo costruito da un altro allenatore. Come è andata a finire lo sanno tutti, interisti e non.
Non intendo sparare sulla Croce Rossa (ogni riferimento è assolutamente casuale), però un sassolino me lo devo togliere: ha garantito che avrebbe approvato da solo e firmato il Bilancio Consuntivo 2010, che non rientra propriamente nell'ordinaria amministrazione consentitagli dal Decreto di nomina. Ancora, e i termini sono abbondantemente scaduti, non ne sappiamo nulla. Ci risparmi il giro di telefonate e lo comunichi alla pubblica opinione, così come prevede la legge. Ma non è neanche questo il punto: semmai, è proprio sicuro che il Collegio dei Revisori dei Conti, che deve ratificare gli atti amministrativi, è nella pienezza dei propri poteri e funzioni? R.S.V.P.
www.italiangeoparksproject.it
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