di RICCARDO di ROBILANT
Prendete nota e ricordatevelo fra qualche mese, quando circoleranno le versioni “ufficiali”. HeartonEarth Report è in grado di anticiparvi il futuro del Tuscan Mining Geopark: non abbiamo consultato il Mago Otelma ma abbiamo raccolto indiscrezioni, consultato e verificato “fonti”, fatto delle deduzioni se non vere verosimili ed ecco il risultato. Quella che si chiama “inchiesta giornalistica”. Intendiamoci: non possiamo al momento giurare che tutto ciò che narriamo avverrà nei modi e nei tempi da noi riportati (c'è sempre qualche “incidente di percorso”). Ma possiamo garantire che questo è lo “scenario” prefigurato e prestabilito per il Parco Nazionale Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere.
Da chi? E' ancora presto per poter dire se quanto avvenuto (ed avverrà) sia frutto di un piano preordinato e pianificato oppure il coincidente ed involontario accavallarsi ed incrociarsi di vari episodi dalle cause differenti ma dal concomitante effetto. Ed è chiaro che, sulla base del prevalere di un'ipotesi rispetto all'altra, cambiano ruoli e prospettive dei presunti “ideatori”. Ma è altrettanto chiaro, come ebbe a scrivere a suo tempo il nostro Direttore, che se la firma verrà apposta a Roma, penna ed inchiostro sono “Made in Maremma”.
Un'altra cosa è altrettanto certa: adesso che la nebbia si sta diradando, si cominciano a capire – o se non altro, ad intuire – certe vicende, da catalogare altrimenti come illogiche se non assurde, interpretare certi silenzi, riconsiderare certe “coincidenze” che cominciano ad essere troppe per essere solo e semplicemente delle coincidenze.
E siccome, soprattutto in politica, niente avviene mai casualmente, non resta che affidarsi alle sempiterne parole dell'intramontabile Giulio Andreotti: a pensar male si fa peccato, ma spesso (e volentieri) ci si azzecca...
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