(a. b.) - Tra i vapori geotermici del Parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo, "fiore all'occhiello" del Geoparco delle Colline Metallifere, è scomparso - anzi: si è letteralmente dissolto - il Tuscan Mining Geopark
Come detto, quella delle Biancane è una delle principali "Porte" del Parco, che annualmente stanzia 24.000 euro per il suo funzionamento. Una "Porta" in forte crescita, passata dai 13.000 visitatori del 2005 ai quasi 34.000 del 2012, probabilmente la prima per numero di presenze. Dobbiamo andare "a naso", dato che dal 2010 i dati sull'affluenza alle "Porte del Parco" vengono gelosamente custoditi e tenuti segreti. Ora, veniamo a sapere - gentilmente informati da un comunicato stampa - che nell'ultimo anno i visitatori delle Biancane sono stati 33.498, picco record. Il fatto è, però, che la notizia è stata resa nota dall'ufficio stampa di Enel Green Power e non da quello del Parco. Anzi: in tale comunicato il Geoparco delle Colline Metallifere non viene MAI menzionato. E sembrerebbe, così, che il riconoscimento Unesco alle Biancane sia da accreditare solo ed esclusivamente alla gestione dell'Enel e del Comune...
A parte il singolare fatto, è necessario ripeterlo, che si debba venire a sapere il numero di presenze da una "velina" dell'Ente energetico, c'è da chiedersi che fine abbia fatto il Geoparco. Delle "Porte del Parco" abbiamo già detto; sulla sua attività è scesa una cappa di silenzio. Il Presidente Agresti è un ectoplasma; la Zarina è in tutt'altre faccende affaccendata... Lo Statuto non è ancora stato approvato dal Ministero dell'Ambiente, e si va avanti con la gestione provvisoria prorogata di altri 6 mesi, mentre il Presidente della Provincia Marras ha lasciato a Tiziano Baldanzi il suo posto nel Comitato, da cui si è dimesso anche il rappresentante del Ministero dei Beni Culturali e da dove si appresta a salutare anche l'Assessore regionale Annarita Bramerini (c'entrerà qualcosa la firma della Convenzione con il Geoparco della Sardegna e la nostra inchiesta sul fracking?). Insomma: silenzio e mistero su tutto. Anche sul Bilancio: dopo i tagli ministeriali, il finanziamento annuale è sceso a poco meno di 200.000 euro, e per fortuna che in cassa c'era ancora il "tesoretto" lasciato in eredità da Hubert Corsi... Eppure, anche per quest'anno, il Parco continuerà a stanziare per le "Porte" 180.000 euro, praticamente tutto il contributo statale, che diventeranno 250.000 con il contributo aggiuntivo dei sette Comuni del Consorzio. Il tutto senza sapere che risultati sono stati finora ottenuti in fatto di presenze e di ritorno economico sul territorio e, soprattutto, con Enel Green Power che si auto-incensa e si prende i meriti del "boom" di presenze, senza che l'ufficio stampa del Parco abbia nulla da ridire e specificare... Lo facciamo noi, deformazione professionale, per loro, i fantasmi dei Bagnetti... Ci sarebbe, infine, da sottolineare - sempre a proposito delle Biancane - il pessimo rapporto instauratosi tra la Zarina Alessandra Casini e il Sindaco di Monterorondo. "Voci" bene informate parlano di un duro scontro tra i due inerente la gestione del parco geotermico, con il Direttorissimo irritato da tale successo (mentre sembrerebbe irreversibile un netto calo delle altre "Porte", tra cui Massa Marittima, che si spartiscono la fetta più grande del budget) che sfugge al suo controllo e che mette in ombra Gavorrano. Nel frattempo, il Tuscan Mining Geopark evapora etereo in un assordante silenzio...
P. S.: Stendo un pietoso velo su Il Giunco dell'amico e collega Daniele Reali, che ha titolato così la "velina" di Enel Green Power: "Il Geoparco vince un'altra sfida". Dove il Geoparco, come detto, non viene menzionato neppure per sbaglio, sia da Il Tirreno che dal Corriere di Maremma. Dove è il responsabile della Comunicazione del Parco? Sveglia, ragazzo!
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