lunedì 2 luglio 2012

GEOPARCO SARDEGNA / USALLA: LE MIE VERITA'


ALESSANDRO BALDASSERINI
Non immaginava di trovarmi lì: l'ho capito da come ha abbassato lo sguardo, cercando nel frattempo di valutare e soppesare quell'inatteso (per lui, non certo per me...) incontro. Tra le doti che riconosco a Francesco Usalla, Direttore del Parco Geominerario della Sardegna, quella di essere un buon incassatore: si è subito ripreso ed ha accettato il confronto. Fosse salito sul ring, sarebbe stato un buon welter: rapido negli scambi, sgusciante, guardia alta e comunque corretto nel corpo-a-corpo. Quello che segue è il colloquio intercorso tra noi a Roma, lunedi 25 giugno, Sala Monumentale di Palazzo Chigi, al termine della cerimonia per le Destinazioni italiane d'Eccellenza (tra cui Guspini, rappresentata dall'Assessore ai Beni culturali Enrica Olla e Porto Flavio, sito del Geoparco minerario, e da qui il motivo della sua presenza e quindi della mia, dopo il mancato rendez-vous di Massa Marittima...), davanti al tavolo del buffet. Una doverosa premessa: quando un dirigente pubblico, in un'occasione pubblica, parla con un giornalista è consapevole che quanto dirà verrà pubblicato se non specifica espressamente che tutto ciò che dice è off the record. Queste sono le regole: e difatti, quando in un'occasione si è lasciato andare ad un commento aggiungendo “questo però sarebbe meglio non scriverlo”, mi sono scrupolosamente attenuto e non lo troverete nel testo. Per il resto, ecco le verità di Francesco Usalla: così è, se vi pare.
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Allora, dottor Usalla: come va il Parco?
“Bene. Quello di oggi è un riconoscimento importante. Ma so a cosa allude: mi sembra che il 3 luglio (in realtà sarà per il giorno 4, ndr) sia in programma l'incontro tra il Ministro Clini ed il Governatore Cappellacci. Così, finalmente, si abbasseranno i toni e spero che si possa tornare a parlare di progetti”.
E sul presidio delle Associazioni della Consulta del Parco non ha nulla da dire?
“Guardi, le ripeto: io sono un operativo e vorrei parlare di progetti. Non è vero che il Parco è in stallo. Abbiamo molti progetti in cantiere ma purtroppo si parla di altro...”.
Appunto: cosa pensa di fare in preparazione dell'esame Unesco del prossimo anno e come crede di evitare l'esclusione dalla Rete dei Geoparchi?
“Adesso, sperando che le acque si calmino, prenderò in mano la pratica e...”.
Scusi, vuol dire che ancora non l'ha fatto?
“Io sono arrivato da poco (otto mesi..., ndr) e dovevo guardarmi intorno. Comunque, le dicevo, ora studierò la pratica e con i nostri uffici vedremo il da farsi. Però, posso dire una cosa?”.
Ma prego... dica dica.
“Io non capisco perchè l'Unesco ci abbia ammonito. Altri parchi hanno gli stessi problemi, prenda ad esempio le Colline Metallifere: da un punto di vista formale stanno peggio di noi. Non hanno lo Statuto, non hanno un dipendente (se lo sentisse Alessandra Casini, a pochi metri di distanza...) eppure fanno le pulci a noi. Mah... A proposito, visto che ci tiene tanto, le manderò una bella scheda sulla sagra di S. Antioco, la più antica d'Italia!”.
Lo so, lo so... ben 657 edizioni.
“Vede, la questione è: il Parco deve sponsorizzare tutti gli eventi sul territorio? Fosse per me, solo quelli minerari...”.
Senta, a proposito: ma perchè lei e il Commissario Granara non siete andati all'assemblea della Comunità del Parco per l'approvazione del Bilancio?
Sorrisetto, sguardo a terra, di nuovo sorrisetto (intanto la Casini, lì a fianco, ci ascolta...): “Ci devo pensare...”.
In che senso? Non mi sembra una domanda difficile...
“Ora, appena rientro, verificherò”.
Ma cosa? Il Sindaco di Iglesias l'ha detto chiaro e tondo l'altra settimana al TGR sardo: non vi siete presentati...
“Ah, ha detto così? Non lo sapevo, grazie dell'informazione. Orà sentirò i nostri uffici, poi gli risponderò. Per iscritto. E ora, arrivederci”.

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