sabato 6 aprile 2013

CAMERA CON VISTA SUI GEOPARCHI / ADAMELLO-BRENTA: LA GEOPERLA DELLE ALPI


di SASHA O' ROURKE
GEOPARCO: sinergia tra risorsa ambientale e risorsa economica; estensione del territorio tale da influenzare l'economia locale, grazie al particolare patrimonio geologico-morfologico ed eventuale valore educativo; sono anche necessari un certo numero di siti geologici a testimonianza dell'evoluzione del paesaggio o del valore geologico, culturale e archeologico.
PARCO NATURALE ADAMELLO BRENTA
superfice: 620,51 km2
regione: Trentino Alto Adige.
zona>provincia: Massiccio Adamello Presanella e Dolomiti di Brenta; Trento.
habitat protetto:foreste e formazioni erbose.
Flora: 1.500 specie protette.
Fauna: orso bruno, ungulati, roditori, lagomorfi, avifauna (galliformi e rapaci), erpetofauna, ittiofauna e rettili.
Storia
Nel 1967 nascono i primi due parchi protetti sul territorio italiano: Parco naturale Adamello Brenta, lato occidentale del Trentino e Parco naturale Paneveggio Pale, San Martino.
Per quanto riguarda il primo vengono selezionate come zone più a rischio, ossia con una maggiore necessità di tutela, la val di Genova, il lago di Tovel e l'ultima popolazione autoctona di orsi bruni delle Alpi.
Nei primi anni viene gestito dal Servizio Parchi della Provicia Autonoma di Trento che, data la scarsa esperienza, sfortunatamente non riesce valorizzare le possibilità ambientali e sociali che offre il Parco.
Nel 1988 viene promulgata la prima norma provinciale del parco, per tutelare le caratteristiche naturali, la promozione scientifica e l'organizzazione di attività rendendo possibile un coinvolgimento sociale, infine stabilisce che la gestione sia affidata ad un ente amministrativo con a capo un Presidente. Dopo alcuni anni questa norma ispirerà la Legge Nazionale dei Parchi Italiani. Nel 2008 a coronare il lungo percorso di costante arricchimento e miglioramento ambientale e gestionale, l'area protetta di Adamello Brenta conquista il titolo di Geoparco; oggi considerato ufficialmente patrimonio mondiale dell'umanità.
Territorio, Flora e Fauna
L'ambiente del parco è tipico dell'arco centro-meridionale del versante alpino italiano e comprende due vaste aree, morfologicamente molto diverse tra loro: le Dolomiti di Brenta e il massiccio granitico di Adamello Presanella. Le due zone sono separate dalla Val di Rendena a sua volta tagliata dal fiume Sarca.
Partendo dalle pendici dei monti troviamo sconfinate foreste di aghifoglie (abeti, faggi e larici) che superando i 1.800m di altezza vengono sostituiti da vaste praterie alpine e una caratteristica vegetazione rupestre; sino alle alte vette dove altissimi e gelidi ghiacciai (uno dei quali, considerato tra i più estesi d'Europa) si alternano ad aspre creste rocciose. Dai ghiacciai sgorgano limpidi e purissimi corsi d'acqua; il più noto è Surgiva, tutelato da uno dei numerosi progetti del gruppo Lunelli. Dalle sorgenti nascono le più spettacolari cascate, caratteristiche delle varie valli che costellano le montagne le quali ospitano anche ben 51 laghi, tra i quali il più famoso quello di Tovel.
Nei diversi ambienti sovracitati troviamo un assortimento floristico di oltre 1500 specie vegetali.
Anche la fauna, molto variegata, è tipicamente alpina: dall'orso bruno, oggi simbolo del parco, di cui estinzione è stata evitata grazie ad un'intervento mirato alla ripopolazione e l'espansione della comunità; sino alle volpi, tassi, ermellini, cervi, camosci, stambecchi (progetto di reintroduzione pluriennale), mufloni (reintrodotti dal '70), lepri, marmotte, scoiattoli, falchi, galli cedroni, allocchi, tritoni, vipere e trote.
Geoparco
Con i suoi 1.146kmq include la vasta area protetta e i comuni afferenti. Si tratta di una rete internazionale coordinata dall'UNESCO, dedita a cooperare per una costante valorizzazione delle ricchezze geologiche e a mantenere una tradizione di sviluppo sostenibile.

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