giovedì 15 marzo 2012

TUSCAN MINING GEOPARK / "LA NAZIONE" E LA CENSURA BIPARTISAN


di ALESSANDRO BALDASSERINI
La prima lettera d'incarico porta la data del 1 giugno 1978 ed era firmata dal direttore de “La Nazione” Alberto Sensini e dal burbero – e temuto – responsabile delle redazioni provinciali Apollonio. Da lì, comincia il mio ultra-trentennale viaggio nel mondo del giornalismo. Un mondo, allora, fatto ancora di telescriventi, tanto che il primo telefax – massiccio ed ingombrante, alto circa un metro e dall'improbabile color arancione – sembrava piovuto dal cyber-spazio.
Frequentando la redazione di Grosseto, ebbi la fortuna ed il privilegio di conoscere fior di giornalisti: il giovane praticante Giuseppe Mascambruno (un giorno assurto a direttore della testata), il mitico inviato Maurizio Naldini, la “grande firma” dello sport maremmano Ilio Bandinelli; e poi lui, Vittorio Donatelli, caporedattore dalle rare qualità professionali e, soprattutto, umane.
Tutto questo mi è venuto alla mente mentre l'attuale caporedattore de La Nazione di Grosseto, Luca Mantiglioni, martedi scorso balbettava imbarazzate e risibili giustificazioni (da me sollecitate, perchè lui si era ben guardato dal telefonarmi) per motivare la soppressione “hic et nunc” della mia rubrica settimanale sul Geoparco delle Colline Metallifere, di cui avevamo concordato contenuti e modalità fin nei minimi dettagli compreso il numero di battute, così come confermatomi dal collega Fernando Quatraro nella telefonata alle ore 15.02 del 28 febbraio, e che aveva visto l'esordio con la regolare pubblicazione il giovedi 1 marzo.
Una censura in piena regola ed è fin troppo facile intuire che questa decisione sia stata presa dietro  “suggerimento” da parte di qualcuno.
Comprendo che, in una piccola redazione di provincia, sia difficile restare insensibili alle pressioni ed agli “amichevoli consigli” che provengono da certi ambienti. Per esempio, e noi di HeartonEarth Report ce ne siamo accorti, non è facile fare un'accurata e libera informazione sul Geoparco delle Colline Metallifere, dove il presidente è anche coordinatore provinciale del PdL e il “king maker” del Comitato di Gestione è il Presidente PD (senza “elle”) della Provincia. Una “tenaglia” bipartisan da cui è difficile liberarsi e che cerca da un anno (sia chiaro: inutilmente) di metterci la mordacchia.
Tuttavia, risulta impietoso il raffronto tra il penoso barcamenarsi di oggi e la serena sicurezza dell'altro ieri, quando Donatelli, rispondendo alle stizzite telefonate di Susanna Agnelli – a quei tempi sindaco dell'Argentario – che chiedeva la “testa” dell'allora giovane ed irriverente cronista, ribatteva serafico: “Signora, non sta a lei decidere cosa devono scrivere i miei collaboratori”.
Altri tempi, altre spine dorsali...
P.S.: E' una quisquilia, ma già quattro persone mi hanno chiesto come mai la rubrica non esce più. Qualcuno è in grado, senza arrossire, di spiegarlo ai propri lettori?

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