sabato 26 marzo 2011

Il nucleare, la moratoria e il referendum...

di ALESSANDRO BALDASSERINI
Ricapitolando: prima il Governo “strangola” nella culla la Green Economy, di cui proprio qui sopra abbiamo riportato un buon esempio, cancellando di punto in bianco gli incentivi per le
energie rinnovabili”; poi ha rilanciato in pompa magna il programma nucleare, salvo fare dietro-front dopo la tragedia giapponese annunciando una “moratoria” di un anno. Nel mentre si avvicina il referendum del 12 giugno.
Che dire? Fa piacere sentir dire dal nostro Ministro dell'Ambiente “Ragazzi, è finita, non possiamo perdere le elezioni per il nucleare...”, pochi giorni dopo aver annunciato che “Il Governo tirerà diritto per la sua strada per quanto riguarda il piano sul nucleare”; così come Tremonti, a Cernobbio, ammettere che , sì, in effetti “Esiste un problema anche economico sul nucleare”.
Insomma, meglio tardi che mai... Però, ci rimane un dubbio. Ma lo espliciteremo dopo.
Prima, analizziamo la questione dal “nostro” punto di vista. Che è quello di chi vive, opera, si impegna per il “futuro possibile” della propria comunità in un territorio che è “anche” (e soprattutto) Geoparco Unesco. Cioè un esempio e un baluardo dello “sviluppo sostenibile”.
Prendiamo la Maremma: un “distretto” culturale e tecnologico che fa della Green Economy il suo vessillo, il suo biglietto da visita che lo contraddistingue in Italia e nel mondo e contribuisce non poco per lo sviluppo dell'indotto turistico. Maremma è sinonimo di ambiente incontaminato, di buon vivere e mangiare (nonché bere) meglio. Ed in più l'archeologia, i musei, i parchi. Tutta l'economia gira intorno a questo concetto fondamentale.
Il Geoparco Unesco delle Colline Metallifere è stata la “ciliegina” - raffinata e gustosa – sulla torta. Il “Sigillo” internazionale di garanzia.
Bene: cosa fa (farebbe...) un Governo serio? Implementa, incentiva questa vocazione, la supporta e la porta ad esempio in giro per il Pianeta. “Venite a vedere” dovrebbe essere lo slogan tradotto in tutte le lingue possibili. Così si fa (si dovrebbe fare...) promozione turistica. E invece? Prima circola la voce – mai smentita, per la verità – di una centrale nucleare nella Piana di Scarlino (o, in alternativa, un sito di stoccaggio di scorie nucleari sull'Amiata). Poi si cancellano gli incentivi alle fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis, che proprio in Maremma avevano trovato la loro “Terra d'adozione” come una novella California (e in Germania se la ridono, o come ridono...!) e comprimendo un settore economico in espansione. Infine, tanto per non lasciare nulla d'intentato, si lascia tranquillamente andare in malora uno dei Geoparchi tecnologici più apprezzati d'Europa, hai visto mai?
Conclusione: il Governo ha annunciato la cosiddetta moratoria sul nucleare. Bene. “Ci prendiamo un anno di riflessione”. Perfetto! Però... Siccome di ristabilire gli incentivi per le energie rinnovabili non se ne parla, e visto che il 12 giugno siamo comunque chiamati a decidere “noi”, e considerato pure che – avendo imparato a conoscerli... - questa “moratoria” sembra proprio un tentativo di “svuotare” il referendum così da far mancare il quorum, sapete che c'è? “Noi”, il 12 giugno, per non sbagliarci e toglierci il pensiero, andiamo a votare. Contro il nucleare, come nel 1987. Così, tanto per essere sicuri...

venerdì 11 marzo 2011

TUSCAN MINING GEOPARK, RISOLTO IL "CASO" COMITATO

di RICCARDO di ROBILANT
Alle ore 13.21 di venerdi 11 marzo il numero 24 di HeartonEarth Report è on-line. Il titolo di apertura è di quelli che non passano inosservati: “Nelle mani di Bondi...”. Argomento: il ritardo nella nomina del Comitato di Gestione del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, dovuto al fatto che il ministro dei Beni Culturali non ha ancora designato il proprio rappresentante, così da impedire alla Prestigiacomo di firmare il decreto.
Ore 14: giunge in redazione una telefonata dal Ministero di via Collegio Romano. Inaspettata, ma importante, molto importante. E' la direzione generale del Paesaggio e Belle Arti, quella guidata dalla prof.ssa Antonia Pasqua Recchia. Quella, per intenderci, che dopo aver girovagato per vari dipartimenti, ci era stata indicata come la struttura di competenza per la nomina in questione.
E qui comincia quella che potremmo definire una “storia di ordinaria burocrazia”. Dove burocrazia potrebbe essere tranquillamente sostituita dalla celebre follia di bukowskiana memoria. Ma anche dove, una volta tanto, c'è il “lieto fine”.
Eccola, dunque, la storia, che come trama vede protagonista una lettera: già, come la Lettera rubata di Edgar Allan Poe. Che non si trovava, che nessuno vedeva, salvo saltare fuori all'improvviso: perchè era stata sempre lì...
Dunque: primi di luglio, il Ministero dell'Ambiente scrive agli Enti del Consorzio in cui richiede l'indicazione dei rispettivi rappresentanti da nominare nel Comitato di Gestione del Parco Nazionale delle Colline Metallifere. Lettera che, in effetti, giunge a destinazione. Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comunità Montana e i sette Comuni del Parco varano le designazioni. Manca il dicastero dei Beni Culturali. E qui, il primo “mistero”: viene protocollata, salvo poi perdersi nei meandri ministeriali. Una piccola “Odissea”. Già, perchè per imperscrutabili motivi, la lettera, dopo lungo girovagare, giunge sulla scrivania “giusta” - quella cioè della Prof.ssa Pasqua Recchia – solo pochi giorni fa. Come è stato possibile? “Non lo sappiamo – ci dice al telefono la fonte ministeriale – non sappiamo che giro abbia fatto. Abbiamo controllato: qui in Direzione è giunta ai primi di marzo”.
Ecco quindi il motivo del ritardo... E adesso? Qui, finalmente, cominciano le buone notizie: “Ieri mattina (dunque giovedi 10, ndr) il Direttore ha firmato la lettera di richiesta di designazione. La circolare è stata inviata alla Direzione dei Beni Culturali della Toscana, che ora dovrà risponderci con il nominativo da indicare al Ministro dell'Ambiente”. Quindi, chiediamo, è stata inviata al Direttore Maddalena Ragni? “Sì, è lei che deve indicarci il nome. Non appena riceviamo la risposta, sarà girata al Ministero dell'Ambiente per il decreto. Pensiamo che tutto possa risolversi entro la prossima settimana”.
Siccome da sempre a rappresentare il Ministero nel Comitato sia il Direttore regionale, è presumibile che la dr.ssa Ragni indichi se stessa. E' così? “La prassi in effetti in quella – ci viene risposto - quindi è più che probabile. Comunque attendiamo la sua nota”.
Ringraziamo per le informazioni. Finalmente il “caso” è risolto. Sette mesi di attesa e la soluzione dopo solo mezz'ora. Però, a volte i giornalisti a qualcosa servono... no?
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E' LA STAMPA, BELLEZZA...

di ALESSANDRO BALDASSERINI
D'accordo, si è trattata solo di una fortuita coincidenza... Certamente gli uffici ministeriali stavano già alacremente lavorando per risolvere l'intricato e misterioso “caso” della nomina del Comitato di Gestione del Parco Nazionale delle Colline Metallifere.
Ed è stato sicuramente un caso il fatto che, era da poco passata mezz'ora dalla pubblicazione on-line del nostro Report n° 24, il Ministero dei Beni Culturali si sia fatto gentilmente vivo con noi con una telefonata per ragguagliarci sulla situazione ed assicurarci che tutto era in via di risoluzione.
Dunque, tutto è bene ciò che finisce bene: la lettera per la richiesta di designazione del rappresentante dei Beni Culturali è partita (“ieri mattina”, garantiscono e non abbiamo motivo di dubitare), e se le cose vanno come devono – o almeno dovrebbero – andare già nella prossima settimana il nominativo sarà sulla scrivania del Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che al quel punto, siamo convinti, non indugerà un minuto di più per firmare quel benedetto decreto.
Come siano andate le cose, e come si sia giunti alla soluzione del “caso”, lo racconta di seguito in maniera esauriente il nostro valente Riccardo di Robilant: quindi non starò qui a dilungarmi e a cercare il pelo nell'uovo sui perchè e i percome ci sia voluto così tanto tempo. Non è questa la sede. Rimane la soddisfazione di aver, nel nostro piccolo, contribuito a districare una surreale matassa. Per carità, solo coincidenze... Tuttavia, è bello pensare che una volta tanto un piccolo web-magazine quale noi siamo, minuscolo vascello della libera informazione nel mare magno della Rete , abbia avuto un ruolo di stimolo, di pungolo, per giungere ad una soluzione positiva. Lo confesso: era da anni che sognavo, indegno emulo di Humphrey Bogart, di poterlo scrivere. E ora, con piccolo e motivato orgoglio, lo faccio: è la stampa, bellezza...
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